LINO E I MISTOTERITAL Fischi per nastri 2017 Fonoarte CD


LINO E I MISTOTERITAL – Dischi per fiaschi [again_o7]
Lino e i Mistoterital, storica formazione bolognese attiva negli anni ’80, torna su Again Records con la ristampa in doppio cd di tutta la loro discografia ufficiale. La band, che si allinea al fenomeno del rock demenziale inventato dagli Skiantos, si è comunque distinta per la capacità di muoversi all’interno di linguaggi diversi, quelli conclamati della cultura pop ed altri ad essa contigui, in modo originale ed irripetibile. Deflagranti dal vivo, hanno costruito il loro successo con il passaparola, distribuendo migliaia di audiocassette dei loro primi tre demotapes, già ristampati su Again Records nel precedente volume “Fischi per nastri”.
Su questo doppio CD troverete i due album ufficiali, “Bravi ma basta” (1988) e “Altri nani” (1991), più una infinità di bonus track, che vanno a riempire i due dischi al limite della capienza. Ci sono i brani della cassetta “Demokratico” del 1989 e “Ghemo i demo” del 1992, tutti pezzi inediti, alcuni mai ascoltati prima, come “Non vieni al concerto?” e “Ci vorrebbe Tex Willer”. Il cofanetto si chiude in bellezza con il bellissimo concerto “Live Cuore Festival 1991”, sette pezzi scatenatissimi ed una esilarante cover di “Romagna mia”. Uscita imperdibile per chi ha amato la band e non ne ha dimenticato le gesta.
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In DISCHI PER FIASCHI ci sono varie sorprese, ma una é più sorprendente di tutte. Nel 1990, in piena registrazione di “Altri Nani”, i Lini decidono che vogliono una notissima voce ad aprire il lato B dell’album. Contattato al volo, il divo della telecronaca sportiva accetta e durante un suo passaggio da Milano a Roma, mette la freccia a Corticella e sterza sulle Ex-Caserme Rosse. Il tempo di qualche spiegazione e il nostro si apparta con un foglietto e una penna. Dieci minuti dopo é pronto a registrare. Ovviamente, con un professionista del genere é buona la prima. La band si sposta poi in una pizzeria nelle vicinanze dove cena col buon Sandro, fra facezie e chiacchiere (su tutto tranne che sul Calcio). Al termine il giornalista dice che non vuole compensi per la sua apparizione sonora, ma che si dovrà comunque regolare la cosa con l’agenzia che gestisce la sua figura pubblica. Poi dice: “ragazzi, il cardiopatico deve ripartire”, sale sul Mercedes coupé e sparisce nella notte. Purtroppo per le estenuate finanze di Lino e i Mistoterital anche la percentuale del manager risultò troppo alta e il cameo vocale finì negli archivi.
Quasi trent’anni dopo rendiamo omaggio al signor Ciotti, la cui caratteristica parlata apre adesso il Disco 2 di DISCHI PER FIASCHI. Figata!
LINO E I MISTOTERITAL – Fischi per nastri: demos y rarez [again_o5]
Siamo lieti di annunciare la nostra nuova ristampa: Lino e i Mistoterital, storica formazione bolognese, che ha attinto la propria ispirazione dal fenomeno rock demenziale inventato dagli Skiantos, ma con la capacità di muoversi all’interno di linguaggi diversi, quelli conclamati della cultura pop ed altri ad essa contigui, in modo originale ed irripetibile.
Esplosivi dal vivo, hanno costruito il loro successo con il passaparola, distribuendo migliaia di audiocassette dei tre demotape registrati prima del loro esordio su vinile (“Bravi ma basta” del 1988).
Questi tre storici demotape, “Sbagliandosi in para” (1984), “Il prosciutto è il cane” (1986) e “Max Lo Smilzo” (1987), finiscono ora sulla raccolta “Fischi per nastri: demos y rarez”, cd album strabordante di 23 brani restaurati e rimasterizzati, che farà la gioia di chi non ha mai dimenticato le loro gesta.
Per richiederlo, scriveteci all’indirizzo email info@danzemoderne.it
Il CD arriverà, con i tempi fisiologici delle distribuzioni indipendenti, anche nei negozi di musica. Lo si può comunque trovare nei principali webstores nazionali ed internazionali come eBay, Cdandlp.com, Discogs.com, Music Stack, ecc…
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Nel 1992, l'anno successivo allo stop biologico delle attività dei Mistoterital, si zibibba senza pretese nel Bongo's Studio di Paul Syno (St. Peer Incas, alé) e ci si inventa un finto "album" di Phil Anka da solo: "AnkeAnca". Fra cover irricevibili e sgangheramento pre-digitale, immerso nel solito clima afro-parrocchiale, estraggo tre o quattro tracce che contengono almeno una salamandra con berretto o addirittura una idea di canzone. Ginetto Records, ed. musicali Ribuglio. Una prece.
Studio Battiferro gennaio 2008
“Faccia da Server” procede, ma non è come ai tempi in cui quei sei fringuelloni di LMT si vedevano sempre e ne vendevano anche più del dovuto, accatastando spunti, bozze, testi, canicole. Fattostà che lo StudioBattiferro, situandosi a BoohLagna è il meglio che si può avere di questi tempi in cui i Lini hanno vite e magioni e famiglie sparse qua e là sulla focaccia terrestre.
Dopo la pista ufficialina del Basso di Ronaldo Shetland, abbiamo la sistemazione delle percussioni di Job Steve Cotton, che riesce a fare una rapida puntata dietro ai vetri gestiti da Staccato Demps e Paul Syno. Steve è impeccabile come al solito e drizza con decisione la colonna vertebrale ritmica del brano. Giunge purtroppo notizia che Lauro O’ Cardighan non riuscirà ad inserirsi nella finestra temporale delle registrazioni a lui destinata, poichè l’azienda di cibo-tainement per cui lavora a Londra lo ha nominato responsabile del lancio di un nuovo panino, il “Sandwich dell’Emiro” (pane, datteri, cipolla, cdurren, salsa di martora con una camera d’aria per contorno), ovvero un piatto pensato per distendere le tensioni fra l’Occidente e il quartiere Forcella di Napoli.
E dunque tocca a Bob Rodiatoce palesarsi nei Battiferro finchè è caldo. Nel frattempo a Paul è giunto, via PostaMista (un sistema che recapita plichi all’interno di insalatone di stagione, con funghi e grana), un demo artigianale di Anka, con una traccia provvisoria del testo, da esso eseguita e una proposta di armonica. Però il titolo della canzone è cambiato in “Bar Ossessione”.
Con efficienza da genoviere, Staccato Demps assembla il materiale esistente cosicchè Bob può registrare le sue piste di chitarra. Ne fa una elettrica e una acustica e viceversa, poi di nuovo e Paul Syno deve indovinare in qual mano è nascosta l’una e in quale l’altra. I bravi Terital stendono una forma di canzone definitiva lasciando lo spazio per assolini e variazioni, tanto che Rodia riparte soddisfatto per Bulizano. Nei giorni seguenti Syno ottempera un ennesimo cd-demo per Ted Nylon, che così può inventarsi qualcosa da schiaffare a metà canzone.
Ma mentre aspettate, eccovi un altro frammento del lavoro in sala di registrazione, rubato con l’inganno da una formosa iscritta al Fancléb di LMT e subito a noi recapitato. Ascoltate mò cliccando qui.
La notizia e’ di quelle che ci fanno sentire in lutto.
Pare che stavolta le care vecchie MUSICASSETTE escano davvero dal club dei prodotti degni di stare sul mercato. Niente piu’ nastrini quindi. Soppiantati dai CD e dagli MP3 e relegati ormai negli scaffali piu’ polverosi dei negozi, li vedremo sparire definitivamente.
Non vendono piu’ e quindi cessano di esistere. Ma per noi rockettari piu’ o meno quarantenni questa e’ una faccenda che fa piangere il cuore. Noi che abbiamo riempito CENTINAIA di C46 , C60 e C90 con i nostri brani a guisa di demo-tape ci poniamo la domanda: come potranno esserci DEMO senza TAPE? E’ terribile!
Paul Syno
È ufficiale: esiste una maniera, uno stile, un modo di performare “alla Mistoterital“.
Ne dà conto il signor Manuel Graziani su “Mood – Suoni & Visioni“, recensendo le attività perniciose di una band, Tony Borlotti e i suoi Flauers, nuovi portabandiera del “beat” all’italiana, quello resuscitato, per intenderci, da filibusti, tipo Gli Avvoltoi di Spirogi, non molti anni fa. Ecco cosa afferma l’incauto Manuel:
“Ci vuole del fegato a fare uscire un disco di puro beat italiano, per di piu’ in vinile. Ma Tony Borlotti e i suoi Flauers di fegato ne hanno a pacchi. Così non stupisce che nel 2003 cantino ancora di donne da sogni (Superdonna), fughe dalla routine (Via Da Questa Citta’) e amori impossibili (Questa Sera), lanciandosi persino in una sexy bossa strumentale (Bossa For Tony)e nel ripescaggio di cover dei Ragazzi del Sole (Atto di Forza n.10). Ad una decina di anni dalle ultime grandi neo sixties band italiane (Avvoltoi e Barbieri) questi 5 eroi salernitani ci ridanno dentro facendoci spalancare il sorriso un po’ alla maniera di Lino e i Mistoterital.“
E’ un bel post sul Rock Italiano Indipendente degli anni ’80, e vista la roba che il nostro amico si ascoltava, mi meraviglio che sia ancora così in possesso delle sue facoltà sensoriali.
Dategli un’occhiata: a me pare proprio che ci siano tutti, tutti, tutti, o quasi. Su ognuna di quelle band si potrebbe tirare fuori un ricordo o un aneddoto o una delle battutacce che, dal vivo, facevamo ai loro danni.
E nella trentina di disordinati che decide di ricordare tramite un album, fra i “migliori degli anni ’80” mette anche Bravi Ma Basta.
Grazie Sergio e, mi raccomando, vergognati.