Tutti gli articoli di brianfeboconti

Primo e unico vero manager di Lino E i Mistoterital

Tessili per eccellenza

LINO E MISTOTERITAL
ALTRI NANI (DIVA)
Non hanno tenuto fede al titolo del loro primo album Bravi, Ma Basta del 1988 e così la band tessile per eccellenza ha pervicacemente deciso di presentarsi al secondo appuntamento, con lo stesso spirito e con una line-up leggermente cambiata (al batterista Paul Syno è subentrato Steve Cotton, una fibra pura, come si vede).
Phil Anka e compagni sembrano aver preso ancor più le distanze dal genere demenziale tout-court, e le loro canzoni si tengono in equilibrio tra annotazioni surrealiste, giochi di parole, iperrealismo, nonsense, filastrocche e persino lirismo (ebbene, sì!). Questo a livello di testi: musicalmente invece abbondano come da copione le citazioni beat (inglese e italiano), sempre risolte molto felicemente e mai pedantemente, con un riuscito omaggio al r&b anni ’60 in Lei Sa Quello Che Vuole, e con un suono generale che comincia ad acquistare una personalità definita, al di là dunque del citazionismo.

Sbarbe Della Bassa è un inno a certe opulente creature padane, aliene dal devastante consumismo urbano e dalle mode a tutti i costi, un po’ sciatte ma molto succose; Se Son Di 30 Anni Fa è un delicato e partecipato (ecco il lirismo) omaggio a John Lennon con titoli di canzoni dei Beatles nel testo e nastri al contrario come d’obbligo; La Nostra Faccia Dura è un tipico pezzo di beat italiano con tanto di riff vocale a più voci;

Tienti Le Tue Trote è un metodo per imparare a scrivere canzoni nonsense. Confesso che mi aspettavo di più da Tostapanino Valzer, una incursione nelle deprecabili canzoni germaniche tipo Oktoberfest, mentre invece amo molto, e più di tutte, Balordo, dal ritmo trascinante e con i suoi ineccepibili consigli su cosa, come e quando bere.
Le chitarre sono belle, suonate con gusto e danno il senso di essere negli anni ’80 e non solo in una replicante scena sixties, e di questo diamo atto a Bob Rodiatoce e a Lauro O’Cardigan che con Ronnie Shetland al basso e Ted Nylon alle tastiere completano il quintetto. “Siamo i cinque lati di un idrante” cantano Lino e i Mistoterital: come dargli torto?

(Luciano Ceri. – Il Mucchio Selvaggio luglio/agosto 1991)

Cazo cheppoco divertentei

Rileggendo questa intervista mi è venuto da dire “cazo, cheppoco divertentei”, con la voce di Shel Shapiro. Phil Anka è troppo serio e pettinato, ma il 15 gennaio 1991 fu un giorno particolare(1).
Scorro il dialogo che ci fu con Andrea Tinti, mentre a entrambi ben altri pensieri attraversavano le capocce e penso quanto sia allucinante che oggi, aprile 2024, trenta e passa anni dopo, le angosce siano ancora quelle. Stesso calibro, stesso lezzo, stesso colore mimetico.
(1) L’Iraq di Saddam nell’agosto del 1990 diede inizio all’invasione del Kuwait. Di conseguenza le Nazioni Unite emanarono la risoluzione numero 678, che stabiliva un ultimatum per il completo ritiro delle truppe irachene dal Kuwait (15 gennaio 1991), e adombrava la possibilità di intervenire ‘con ogni mezzo necessario’ . Infatti detto e fatto: una coalizione guidata dagli Stati Uniti – a cui parteciparono anche molti paesi della Lega Araba – diede inizio alle operazioni militari contro l’Iraq (operazione Desert Storm).

Pizza Estetica

Momenti di pre-Teritalismo: cena con il prof di Estetica (DAMS) Luciano Nanni (per tacer di Marra)/1: in una pizzeria bolognese, nel giugno 1981. Improvvisazione pseudo-teatrale prima della pizza, dove vediamo Anka/Grassilli che interpreta il prof. Paolo Fabbri (voce flautata e occhialetti) dichiarando che “questo spettacolo è un segreto, quindi non si può sapere cos’è”. Pronte a entrare in scena: Cristina Gallingani Cristimola, Paola Bristot e (chi si ricorda i loro nomi lo dica…) Sullo sfondo si notino: il manifesto Grappa Canonier con Barone di Munchausen che intima a Nanni di “non provarci più” (l’esimio prof utilizzava un paradosso presente nel libro di Burger durante le sue lezioni) e uno Zio Sam che esorta il popolo a presentarsi al seminario della prof. Alfonzetti.

al baladùr

Ultimo avvistamento Teritals: per festeggiare Enrica “Ica Mondadori”, una delle amiche storiche di LMT, una delle autentiche e originarie Sbarbe della Bassa, Guglielmo Tela, Ronnie Shetland, Phil Anka e Ted Nylon convergono al Baladùr “Candilejas”. Bologna, 16/03/24

foto di Andrea Neri, Elena Bonarelli, Rob Grassilli e forse altri? Certo!


Per festeggiare Enrica “Ica Mondadori”, una delle amiche storiche di LMT, una delle autentiche e originarie Sbarbe della Bassa, Guglielmo Tela, Phil Anka e Ted Nylon si aggregano ai No Order, una band piena di Sgarzi, per un finale gradasso ma pieno di amore. 
Baladùr “Candilejas”, Bologna, 16/03/24


TreTrertal (Phil, Guglielmo e Ronnie) in balìa dell’irricevibile Peter Calò.
Baladùr “Candilejas”, Bologna, 16/03/24


Ronnie Shetland e Peter Calò: un caso complicato. 
Baladùr “Candilejas”, Bologna, 16/03/24


Anka e Tela.
Baladùr “Candilejas”, Bologna, 16/03/24


Nico Mondadori e la festeggiata Enrica “Ica Mondadori”.
Baladùr “Candilejas”, Bologna, 16/03/24


Ted, Phil e Guglielmo: discutibili teritalismi al Baladùr “Candilejas”, Bologna, 16/03/24


Phil Anka e Guglielmo Tela: non potete credere come sono oggi. Clicca per saperne di più.
Baladùr “Candilejas”, Bologna, 16/03/24


Fòra totta la grènta: la festeggiatissima Enrica “Ica Mondadori” sottopalco ridiventa totalmente Sbarba della Bassa.
Baladùr “Candilejas”, Bologna, 16/03/24


La festeggiatissima Enrica “Ica Mondadori”.
Baladùr “Candilejas”, Bologna, 16/03/24


Le Loro Grazie Contessine Ylena e Natasha Camoscia.
Baladùr “Candilejas”, Bologna, 16/03/24


La festeggiatissima Enrica “Ica Mondadori” con Massimo Ortensi dei “Camelot”.
Baladùr “Candilejas”, Bologna, 16/03/24

Stira mamma spara

In occasione della ricomparsa, dopo decenni, dei CCCP-fedeli alla linea, celebriamo l’incredibile incontro fra la Mamma che stira e Yuri che spara, a cui nessuno aveva mai fatto caso. Noi non uscivamo mai con gli scarponi, loro invece si ma eravamo comunque tutti Re dei Fannulloni.

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CASERME ROSSE III, 20/05/88

LMT 87a esibizio: CASERME ROSSE III, 20/05/88.
La band riesce a suonare solo “John Wayne”, ma sotto un rovescio d’acqua che vale un concerto. In queste quattro foto potete vedere Bob con aria sconsolata, Lauro che si diverte come un matto, Phil che suona l’armonica ad acqua, Ted con un sacchetto di plastica in testa (sta per trasformarsi in “Maciste Alpino” per trattenere la batteria che inizia a scivolare in avanti) e Job in una incredibile immagine di spruzzi e schizzi che rimbalzano su piatti e tamburi. Il tutto a evidente rischio di corrente elettrica. Avrebbero dovuto suonare anche: Stoneage’s – Angolo B – Garage Melliconi – Bamboo Company – Disciplinatha.

Mucchio Selvaggio genn.’99: nel dolce malinconico modernariato di Guglielmi

Sul “Mucchio Selvaggio” del gennaio 1999, Federico Guglielmi ci rimebra e ci adorna di parole ultra-zibibbate. UN articolo di vero pre-ritornoalfuturo-vival, date che il futuro di -esattamente- 25 anni fa è stato poi scavallato, masticato, poi è finito su una rotonda della statale 66 e da allora è lì che gira. Vero che Guglielmi ci voleva bene, ma le sue parole… Beh le sue parole. Piangiamo? Ma ridiamo a quattro palmenti!

Registrazione di “SE SON STORIE DI 20 ANNI FA”

“SE SON STORIE DI 20 ANNI FA”, commissionata a LMT da Giancarlo Susanna per festeggiare il ventennale di Sgt. Pepper dei Beatles. Testo di Bob e Phil, interpretazione recitata dalla band + Spietati cetriolini + Moe Herr. Registrazione effettuata nei Sub Cave studios delle Ex Caserme rosse (BO); regia di Umberto Palazzo.

Nelle foto: Ted, Rick Amo, Dyno Mutan, Graham “Granarolo” Cachemire, Phil.