DISCHI PER FIASCHI

LINO E I MISTOTERITAL – Dischi per fiaschi [again_o7]
Lino e i Mistoterital, storica formazione bolognese attiva negli anni ’80, torna su Again Records con la ristampa in doppio cd di tutta la loro discografia ufficiale. La band, che si allinea al fenomeno del rock demenziale inventato dagli Skiantos, si è comunque distinta per la capacità di muoversi all’interno di linguaggi diversi, quelli conclamati della cultura pop ed altri ad essa contigui, in modo originale ed irripetibile. Deflagranti dal vivo, hanno costruito il loro successo con il passaparola, distribuendo migliaia di audiocassette dei loro primi tre demotapes, già ristampati su Again Records nel precedente volume “Fischi per nastri”.


Su questo doppio CD troverete i due album ufficiali, “Bravi ma basta” (1988) e “Altri nani” (1991), più una infinità di bonus track, che vanno a riempire i due dischi al limite della capienza. Ci sono i brani della cassetta “Demokratico” del 1989 e “Ghemo i demo” del 1992, tutti pezzi inediti, alcuni mai ascoltati prima, come “Non vieni al concerto?” e “Ci vorrebbe Tex Willer”. Il cofanetto si chiude in bellezza con il bellissimo concerto “Live Cuore Festival 1991”, sette pezzi scatenatissimi ed una esilarante cover di “Romagna mia”. Uscita imperdibile per chi ha amato la band e non ne ha dimenticato le gesta.
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ALNA_altrecaserme-19In DISCHI PER FIASCHI ci sono varie sorprese, ma una é più sorprendente di tutte. Nel 1990, in piena registrazione di “Altri Nani”, i Lini decidono che vogliono una notissima voce ad aprire il lato B dell’album. Contattato al volo, il divo della telecronaca sportiva accetta e durante un suo passaggio da Milano a Roma, mette la freccia a Corticella e sterza sulle Ex-Caserme Rosse. Il tempo di qualche spiegazione e il nostro si apparta con un foglietto e una penna. Dieci minuti dopo é pronto a registrare. Ovviamente, con un professionista del genere é buona la prima. La band si sposta poi in una pizzeria nelle vicinanze dove cena col buon Sandro, fra facezie e chiacchiere (su tutto tranne che sul Calcio). Al termine il giornalista dice che non vuole compensi per la sua apparizione sonora, ma che si dovrà comunque regolare la cosa con l’agenzia che gestisce la sua figura pubblica. Poi dice: “ragazzi, il cardiopatico deve ripartire”, sale sul Mercedes coupé e sparisce nella notte. Purtroppo per le estenuate finanze di Lino e i Mistoterital anche la percentuale del manager risultò troppo alta e il cameo vocale finì negli archivi.
Quasi trent’anni dopo rendiamo omaggio al signor Ciotti, la cui caratteristica parlata apre adesso il Disco 2 di DISCHI PER FIASCHI. Figata!

la pagina evento su FB:

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FONOARTE, blog di musica e cultura, 29/1/18

“Stupore e ridondanza sono le parole d’ordine. Non avevamo finito di meravigliarci dell’ascolto di “Fischi per nastri: demos y rarez”, pubblicato repentinamente lo scorso marzo dalla Again Records, che la stessa etichetta ci delizia di una nuova uscita dedicata a Lino e i Mistoterital, in un disco che raccoglie tutta la loro discografia ufficiale ed una infinita quantità di brani inediti, demos e live. Un doppio CD ricchissimo di 40 pezzi rimasterizzati che vanno a riempire i due dischi del cofanetto “al limite della capienza”, come avrebbe detto Sandro Ciotti.

Bologna, 29/01/2018 – Viene pubblicato oggi “Dischi per fiaschi”, antologia su doppio cd dedicata a Lino e i Mistoterital, gruppo generalmente catalogato come rock demenziale, ma che si è contraddistinto per l’originalità e la profondità delle citazioni, l’ironia, le pirotecniche esibizioni live e la contaminazione con altri media. Infatti la band è stata caratterizzata da produzioni extra-musicali, con la pubblicazione di libri e fumetti (il frontman Roberto Grassilli ha lavorato nei ’90 come disegnatore per la rivista Cuore), la conduzione di programmi radio, la gestione di un parodistico “Fancleb”. L’album “Dischi per fiaschi” raccoglie al suo interno i due album ufficiali “Bravi ma basta” (1988) e “Altri nani” (1991) più una serie incredibile di bonus tracks divise tra inediti e live, che riempiono i due dischi al limite della capienza. Ci sono i brani della cassetta “Democratiko” del 1989 e “Ghemo i demo” del 1992, tutti pezzi inediti, alcuni mai ascoltati prima, come “Non vieni al concerto?” e “Ci vorrebbe Tex Willer”. L’opera si chiude in bellezza con il concerto “Live Cuore Festival 1991”, sette pezzi scatenatissimi ed una esilarante cover di “Romagna mia”. Cofanetto imperdibile per chi ha amato la band e non ne ha dimenticato le gesta.

“Con questo disco abbiamo riportato alla luce l’intera produzione di Lino e i Mistoterital” ha dichiarato Maurizio Volpes della Again Records “e fortunatamente il gruppo non aveva a disposizione ulteriori inediti perché non avremmo potuto inserire un minuto in più di musica in quanto i due erano CD stracolmi!”.

Pubblicato dalla Again Records, l’album antologico “Dischi per fiaschi” di Lino e i Mistoterital sarà disponibile per l’acquisto a partire dal 29 gennaio 2018 nei migliori negozi di musica alternativa e sui più importanti WEB Stores nazionali ed internazionali (Ebay, Music Stack, cdandlp.com , discogs.com, ecc…). Per informazioni ed acquisti è possibile anche scrivere all’indirizzo email info@danzemoderne.it”
(da FONOARTE, blog di musica e cultura, 29/1/18)
http://fonoarteblog.blogspot.it/
#LMT #linoeimistoterital #DischiPerFiaschi #records #theeighties #80s #tapes #italianrock

Molto male

Chi, con l’ascolto di Fischi per Nastri, si fosse tranquillizzato pensando: ok, niente di peggio potrà mai essere mai fissato su nastro magnetico, dovrà dolorosamente ricredersi. Prima dei trifulgidi tempi di “Sbagliandosi” e del “Prosciutto“, i Mistoterital avevano già abbondantemente corrotto varie C60 o similia.
Quindi, anche se tali contenuti mai usciranno dagli archivi (c’é un limite a tutto e il dottor Hawking ci ha messi in guardia su certe lacerazioni dello spazio-tempo di cui potremmo renderci responsabili), per ragioni storiografiche eccoci a consegnare a queste pagine-archivio le informazioni che possiamo permetterci di rendere pubbliche.

23-4-83:
Registrazione in garage (Epol II) denominata “DISASTROUS! LMT FIRST RECORDING”

Formazione:
BOB: guitar e vox;
PHIL: harmo e vox;
TED: monster keyboard e vox;
VINCENZO (nel lato a) che ancora non si è scelto un nome-terital: bass guitar.

Questo nastro dovrebbe risalire alla prima o seconda volta in cui Ronnie – non ancora Ronnie, seguì Phil a BoohLagna ad incontrare gli altri ceffi. La produzione è già accreditata a Brian Feboconti, vero-finto-manager-personaggiere creato dal gruppo, che in quel momento era solo un disegno di Phil. Vale la pena (e chi lo dice??!) dare un’occhiata a cosa viene annotato sulla cassetta:

Lato a
– Presentazioni e parapunzi
Time is on my side – ( iniziata 5 volte)
Ti ho portato il bronchenolo (old versio; il testo è già quello giusto).
La tipa della mensa/hai torto marcio
– campa cavallo che l’erbacresce; Zangheri presenta Fred Bongusto che canta Quanda mi dici così…
Honky Tonk Woman
(la cammarera dal nastro su cui abbiamo registrato)
lato b
– Inizio con Ted e Phil che fanno tutte le doppie voci più sbagliate che sanno.
La colla del terrone
Love me do (con Bob che si soffia il nove)
Do ghiandole (instrumental)
Everybody needs somebody to love
l’orticone – crolla la pianola
Sweet home chicago
Vita spericolata

Time is on my side“, degli Stones, è curiosamente il primo documento musicaTe registrato dal gruppo. Rappresenta bene la strategia con cui i Lini hanno mosso i primi passi: scelto un brano residente nella memoria “affettuosa” di ognuno di loro, lo si suona per prima cosa in una versione grezza ma “fedele”, anche se è raro che i nostri conoscano una canzone straniera con tutte le parole giuste dall’inizio alla fine. Di seguito, ulteriori strofe con parole in italiano azzerano ogni possibile gradimento da parte dei fan del gruppo preso di mira e fanno drizzare le orecchie a qualche studio legale d’oltremanica. La ridondanza di Ted Nylon, che utilizza appieno la funzione poetica del “discorrere di cibo“, traccia una prima linea politica per i testi del gruppo. Il personaggino “soggetto” che canta nella seconda parte di “Time…”, molto più prosaicamente del suo collega delle strofe stoniane ci comunica che “quando va a casa/mangia sempre carote”: difficile pensare che questa notizia possa essere essenziale per qualcuno. È piuttosto il precipitare del significato che affascina l’ascoltatore, la goffa negazione della risoluzione romantico-rokkettara, il masso che vieta all’impalpabile canzone dei Rolling Stones di librarsi leggera e suggestionarci. E’ il personaggiante di Nylon che entra di colpo (per sbaglio) nella sala dove Jagger e Richards stanno registrando, solo per affermare la sua fame di ortaggi e il suo bisogno di comunicare. Interessante l’esperimento dadaista de “La colla del terrone“: ognuno dei membri della band aveva un testo differente che rispettava solo scansione, cadenza e accenti. Le parole, frullate assieme secondo il gradimento del suono, venivano cantate all’unisono. Una poltiglia incomprensibile, ma certi avanguardisti ne sarebbero andati fieri. Con basso, chitarra, tastiera, armonica e scorreggiofoni vari, lo psicodramma poteva cominciare.

4-5-83:
cassetta registrata agli Epol II studios (Mary Nara garage) denominata
SBAGLIANDOSI IN PARA“. Brian Feboconti prod.

Lato a
Sono rotto sono gretto e normate
La valsugona
I saw her standing there
Miseria/y
Jumping Jack Flasc
Bravo sugo/Brown Sugar
testi dementi dal “Tomo”:
– Gli occhiali di Salvatore
– Rime varie su gandini
Lato b
Deh punzona controllor/Una splendida giornata
When i’m sixty four
Si comincia sempre dai cartoni di uova
Marinetti e Petrolini
Me a son mat
Dizzy Miss Lizzy

Sono rotto…” è la prova che peggio si può (e forse si deve): i Teritalz realizzano un’estemporanea versione di “Sono rozzo, sono grezzo e volgare” degli Skiantos più demoralizzante dell’originale. Da brivido.
Brown sugar” degli Stones, ridotta a “Bravo sugo“, nasce da una riflessione sul ragù che è sempre tanto abile quando decide di saltare, sua sponte, sulla camicia pulita. “Miseria/y“, dal brano ruggente dei Beatles, parla ancora di cibo, quale principale elemento di comunicazione con l’esterno, da parte del semi-autistico io-collettivo-cantante della band. Questo epifenomento prende di solito le forme di un tizio ansioso di dirci 1) chi/cosa è, 2) dove va/cosa fa di solito, 3) cosa mangia. Qualche volta, conclude con una 4) presa di posizione su qualcosa di completamente avulso dal resto della strofa. Avulso, ahimè, anche dal punto di vista metrico.
Sbagliandosi in para“, in fine,  è un titolo così bello che i nostri se lo ricicleranno per il primo DEMO TAPE ufficiale (omonimo, 1984)

23-5-83: 
cassetta registrata agli Epol II studios (Mary Nara garage) denominata “NASTRO RICCO MI CI FOCCO“. Brian Feboconti prod.

Introadduzione (Polin): CI CI PU CACACA
Trist e scars
Povero Belushi
Premiazione “Il Buon Centravanti”  (la miglior band del maggio ‘83)
Brani da “come vinsi la guerra” di Lester.
Mary Nara, Bob e la porta cigolona

Capite come, con contenuti del genere, l’imparare a suonare bene non fosse fra le priorità dei Nostri.

 

23-7-85:
sulla cassetta registrata ai Bongo’s Studios (dimora Syno) denominata “NE’ CARNE MA È PESCE?“, Brian Feboconti prod, non risultano annotazioni scritte.

Del resto si tratta di una tardiva cassettaccia fuori tempo massimo, che dello spirito gastro-anarcoide dei primi tempi conserva solo forse lo stile grafico urticante. Viene ringraziato un certo Paolo per aver tirato fuori la sua Gibson da sotot il letto dopo tre anni di inattività. È inopinatamente in formazione anche il segretario ultrafinto del Fancléb Archie Reddavid. È comunque segnata la formazione:

PAUL SYNO:: guitar, drums e vocal;
PHIL ANKA: vocal;
PAOLO FORSASETTE: guitar;
RONNIE SHETLAND: bass guitar.
PETER J. COTTON: tastiere e cori e tweed
ARCHIE REDDAVID: cori malamocchi
Lato a
Butcher’s Tired Intro
Hep Hep Sneaker
Minacce / I follow the sun
Yesterday al Bar Roby

Ti tè un Torai!!
Dizzy Miss Lizzy Senza/Roll Pover Beethowen

Lato b
Tutti Busi o’ chiusi
Let it Be
Satisfaction no no no
(nel vero senso della parola)
When I Call Up
Blues nr.7 Tomueits