__CANZONI 1984 / 1987________________
- Zazzera 1986
- I Peggiori 1986
- Fotocopiami di baci 1986
- Se son storie di 20 (o 30) anni fa 1984
Sei lì che guardi lontano
ma c’è un lontano
per cui i tuoi occhi son poco
è poco anche un treno
Lo so non è molto star qui a bombardare
il Re di Pontelagoscuro
o mettere i piedi su un vecchio tappeto
e guardare i filmini sul muro
Ma poi io posso arrivare
là dove non sapresti mai tu
Stai appoggiato alla Golf lungo un canale
di strada ancora un bel po’ prima del mare
Certo hai sbagliato nel prendere un bivio
Sei un uovo in mezzo a un biliardo
la bassa va dritta fino all’orizzonte
ti aspetta laggiù Papelargo
Non leggere i cartelli
Spazzate e Sassatelli
coro: naa-naa.. na-na-na-na-na-naa naaa ad libitum
• “Spazzate” è una canzone dell’inverno 87-88, un’altra di quelle scritte tutte da Phil Anka su musica “già in attesa” di Bob Rodiatoce.
• La si trova sul 1° Album di LMT, BRAVI MA BASTA, River Nile Records. Distribuito da EMI). Prodotto da Tim Driver/LMT nello studio «Planet Sound» di Firenze, aprile/maggio 1988.
• Lo spunto del brano germina durante una gita al mare fuori stagione (ottobre 87). Bob, Lauro e Phil, sull’auto guidata da Graham “Granarolo” Cachemire, tagliano la bassa verso la Romagna, intrigandosi e perdendosi in luoghi piatti e metafisici. “Spazzate Sassatelli” e’ uno dei borghi che incontrano uscendo dalle direttrici principali. Il nome colpisce, il resto viene fuori nei mesi seguenti.
L’idea guida di Phil è l’oblìo a portata di mano, quello in cui ci si può tuffare appena si esce dai tracciati predefiniti. L’avventura nelle pieghe, l’inconosciuto domestico, eccetera. E, ovviamente, la potenza dell’immaginazione.
• Il Re di Pontelagoscuro deriva da un aneddoto di Otis Rodiatoce, babbo di Bob: si riferiva a un matùcco di paese, di nome Archimede, che a Monselice (Pd) si piazzava a cavalcioni di un passaggio a livello e da li’ affermava di essere in grado di bombardare il paesino sulle rive del Po.
• Papelargo è un personaggio importante nel Ridondeon dei Teritals. Leggete di lui nell’apposita scheda, qui. Il Papelargo presente in “Spazzate” rappresenta una lisergica “finis terrae“, o “hic sunt cojones“.
• Prima esecuzione live: 82simo concerto all “UNDERGROUND” di Napoli (6/2/1988)
I peggiori
si rifugiano dietro alla moda
perché sanno di avere la paglia attaccata alla coda
i peggiori
voglion sempre sembrare arrivati
per fortuna c’è sempre qualcuno che li fa cornuti
Ho cambiato le corde alla Fender
Ho comprato le pile del Flanger
Tutto è pronto per questo barrè
I peggiori stanno il sabato dentro a un locale
zitti muti e seduti per tutta la sera che male
I peggiori sono amorfi anche a fare l’amore
si risvegliano solo al momento di andare a a mangiare
Ho cambiato le corde alla Fender
Ho comprato le pile del Flanger
Vengo a prenderti verso le tre
Fra i peggiori ce n’è uno nel telegiornale
che è contento soltanto se accade un disastro mondiale
Di peggiori ce n’è molti dentro al Parlamento
a migliaia son quelli che s’occupano d’insegnamento
Ho sbagliato le pile del Flanger
ho spaccato le corde alla Fender
non ci riesco a far questo barrè
Pubblicata sull’LP “Bravi ma basta”,
River Nile/Ala Bianca-MO, 1988.
Presente sul demo “Il prosciutto è il cane”,
LMT/Carbone Records, giu 1986.
quell’altra voce TED
musica BOB
testo COLLETTIVO
basso RONNIE
chitarreLAURO + BOB
batteria PAUL / STEVE
fischiarino Vidàl TED
“I PEGGIORI” da Bravi Ma Basta
“I PEGGIORI” da Il Prosciutto è il Cane
Documento video: I peggiori ripresa durante il live-act di LMT al Festival Nazionale dell’Unità del settembre 1987 a Bologna e trasmessa dal network Rete7
La prima esecuzione de “I Peggiori” è durante la 33° esibizione (Festa del’Unità di Caselle di Crevalcore (BO) l’8/6/86). In particolari occasioni, i protagonisti “peggiori” della canzone sono stati sostituiti da soggetti occasionali ma non meno pessimi.
Sulla coda strumentale del brano, dal vivo, i Teritals hanno sempre infilato citazioni di canzoni famose, ad esempio “The kids are allright” degli Who o “Spara Juri” dei CCCP, che diventava una balènga “Stira mamma stira“, con tanto di trattorino a pedali e falce e martello burattineschi.
Per i fansieri basagliani: una stesura a più mani del testo de “I Peggiori“.
FOTOCOPIAMI DI BACI (da: “Il Prosciutto è il Cane” 1986, Demotape)
Lui era un tipo un po’ singolare
tecnico grafico di pubblicità le fotocopie il suo solo amore lo tramortivan di sensualità Una copia in bianco e ner lo riempiva di piacer Lui si chiudeva in studio la sera che il capufficio era a casa oramai fotocopiava per la notte intera libri riviste e paginoni di playboy Bestie e oggetti d’ogni sorta trasferiva sulla cartaInciso: Ma il suo sogno più grande la fotocopia gigante come un oceano latente da naufragarci per sempre Poi capitò una sera sbagliata che fu eccessiva la sua ingenuità Venne sorpreso da un’impiegata nel pieno della sua attività Come accadde poi non so ma lei di lui s’innamorò E mentre i due soccombevano all’eros ufficio, notte e gran voluttà di gelosia impazzì la ranxerox sfornando copie in gran quantità La città fu soffocata di carta fotocopiata voce PHIL
musica BOB-LAURO testo PHIL basso RONNIE batteria PAUL cori TED-BOB-TUTTI
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Per Fansi da putiferio: l’atto di nascita di “Fotocopiami” , ovvero quando Rodiatoce cerca di far ascoltare il nuovo bozzetto ai balenghi della band.
La prima esecuzione di “Fotocopiami” è durante la 31° esibizione (Tramonto Concert, Rassegna organizzata dal collettivo delle Aldini Valeriani alle Ex Caserme Rosse, (BO). LMTsul palco alle 19,40 del 16/5/86).
Le canzoni del “Prosciutto” già disponibili per il download:
• Sbarbe della Bassa (prima vers.)
• Paul Weller è a Riccione (demo)
• Fotocopiami di Baci (demo)
Nel luglio 1986 Lauro e Phil consegnano a Paul Weller una copia di “Il Prosciutto è il Cane” (contenente Paul Weller è a Riccione) negli studi di registrazione S-B-S di Londra.
Per i soliti fissati: appunti d’epoca per il testo di “Fotocopiami“. Anka aveva inizialmente preso una direzione più fantasy, con protagonista un sedicente direttore d’agenzia di nome “Mr. Kandor” e il di lui figlio “Torvo il bassista” (!?).
16 Gennaio 1986
Spalanco uno sguardo al Cherry
con borse a Ispettore Derrick
uno storico mi spieghi che ci faccio qua
Sciarada di storie tenere
servite fra un vino e un hamburger
sempre pronta la diligenza per Cinecittà
Tento un nuovo look che ti sorprenda:
son Rambo! Ma mi pare che tu pianga
Mi sento un ombrello inutile
strappato a cornacchia fossile
cerco i guanti ma li ho persi su da te
Azzardo un fandango semplice
mi copia un facchino esile
La stazione é pancotto un po’ flambé
Cento treni in tasca e cuore a tombola
La nebbia della bassa attende morbida
Per i guai abbiamo la tessera
e tu che sgridi la tua zazzera
Se lasciarti, se scordarti solo a metà
Canto con Tom Waits steso sul sofà
il coro é a cura dei tombini della città
Dopo “TIENTI LE TUE TROTE”, e “NULLATENENTE”, il 6 maggio 1984 prende forma “SE SON STORIE DI 20 ANNI FA”.
Pubblicata sull’LP “Altri Nani” (Diva Records-MI, 1991), col titolo “Se son storie di 30 anni fa” (per via del tempo passato…).
Presente sul demo “Sbagliandosi in para”, (LMT/Carbone Records, nov. 1984).
Qui sotto il testo originale dell’84 e la riscrittura del 1990, in previsione dell’incisione (da più parti arrivavano pressione ai Teritals perché rendessero le loro canzoni maggiormente “comprensibili”).
Giudicate voi se aveva senso.
SE SON STORIE DI 20 ANNI FA “Sbagliandosi in Para” (1984, Demotape version) Ti hanno detto già più volte Ma tu ma tu Oggi spengo anche la radio Io vorrei, sì vorrei, Humpty Dumpty mangera’ Inciso parlato: Big Camillino e’stato visto in indocina Le canzoni sono mondi Come mai, come mai voce PHIL |
“Altri Nani” version (1991, 2°album di LMT) Ti hanno detto già più volte Ma tu ma tu, ma tu Oggi spengo anche la radio Vorrei, si vorrei, Zio Mostarda sposerà Inciso detto da “Alice” (voce in sottofondo: “The Walrus”): Le canzoni sono stanze Come mai, come mai voci PHIL e BOB |
Non so guidare / Comunque ho la patente
Non so mangiare / Comunque non ho un dente
Non faccio sport / Comunque so mangiare
Non esco mai / Comunque so guidare
Rit. Ma in verità, non faccio proprio niente
Ma in verità, io son nullatenente
Non esco mai con gli scarponi
sono il re dei fannulloni
Non so vestirmi / Parlare non riesco
Rido col Girmi / in un giron dantesco
Non so l’amore / Comunque ci ho tre figli
Non ho sudore / Comunque curo i tigli Rit.
Rit. Ma in verità, non faccio proprio niente
Ma in verità, io son nullatenente
Non esco mai con gli scarponi
sono il re dei fannulloni
Ho sempre sonno / Non vado a lavorare
Mi piace il tonno / Non so se so remare
Sono un poltrone / Ed anche un indolente
Ho il fiatone / Sono un nullatenente
(eh – ah – uh, la colla…)
Inedita; presente sul demo “Sbagliandosi in para“, LMT/Carbone Records, nov. 1984. Voci: Ted e Phil. Musica: Bob e Ted. Testo: Ted e Phil.
Ted e Phil si alternano nella “botta e risposta” di questa canzone, variando voce e intonazione in modo farsesco. Nella penultima strofa, Nylon recitava le sue parti facendo, in sequenza, voci come brutte imitazioni di Gassmann, Tortora, Bongiorno.
Il finalino de”La colla del Terrone”, specie di tormentone reggae utile per salutare gli amici in visita alle prove (il misero testo si risolve in una cantilena che fa “EH, AH, UH, / LA COLLA DEL TERRU’ – IH, AH, INO / LA COLLA DI PAUL SYNO, e così via fino ad aver citato tutti i presenti) viene “incollata” ala fine del brano e usata nei primi live per presentare i musici sul palco.