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KE TESTI!

TESTI LMT
Pre-historia (1981/82, dall'Andreoli e non)

La tipa della mensa

E’ lei
la tipa della mensa
quella che ho trovato l’altro
il sardone timido
Primo testo di LMT, datato 10/3/1981

Kakka kakka ma ve lo dico

Spero che domani piova,
così provo il mio nuovo faraglione elettronico
ma se invece pioverà
sarà come un vestito portato con le verze di Omar.

A kasa lekkio

Luma luma
come un puma
Doma pema pima pima
Pama panza penzo pembo
e Dario Baldan Bembo

Ke testi

Ruby ankora i mutandoni
della suora vitellina
e la fabula alessandrina
alessandrina e i suoi ankora
i suora mutandoni
mutandoni
ke cojoni
è l’amore l’amore ke fa girare il mondo
(e non è mia).

Questa volta i new demenzials l’hanno fatta grossa [Bob]

Rapaponza rapaponza
se ti viene il mal di panza
lessa il pollo nella stanza
e adesso basta far kasino
perchè devo seguire italiano [Bob]

Se però la voglia torna
mangia bistecca e taglia tuberi
e se citterio ti brucierà
dipende da forse e tu calmo con quel pitone
ma non importa
salsa toscana
perchè poi sai
torna sempre il cacatua ad origliare [Ted]

[Bob] [Ted] (19o testo di LMT, datato 10/3/1982

Fakocero

L’origine dell’amore
è Spadolini
l’origine del trucco esotico dell’Andreoli
è il trucco esotico di Valdino
Lì è il punto del sesso
ma Freud ruminava
le vocali sono conserve
e cravatte è una cassa di risonanza.

Hai torto marcio (di Garbarolo e Gualtiri)

Senti schifosa
dammi subito la rosa
e se tu ti manometti
io ti rompo col prosciutto di sei etti!

Tu mangi le carote
ma non cambi quelle trote
e con l’acqua così sporca
non sei neanche più una porca

hai torto marcio – ye ye ye
col naso tuo contorto – ye ye ye
hai torto marcio – ye ye ye
e non sopporto il cacio
e non sopporto il cacio
(arriverà intatta al secondo disco “Altri Nani” 1991)

Pistarto quale sei ladrone punto (Garbari & Gandini)

italiano italiano italiase
zucchini sacerdoti musetti
papericidio cormorano archibugiere
orecchini pensione a buon mercato
italiano quando torno te lo dirò
preside pistolero forfora da amare
nilla gandolfi viva viva la valsugana
fizzo – fazzo – fuzzo – corda

Tutti i prossimi testi sono di Ted Nylon, Bob Rodiatoce e Phil Anka, da soli o insieme

Assomigli a un sapone

Cara, quando mangi il mandorlato alla menta,
Barocche sardi mutandine salate.
Corrazzamentogiardinierecleopatra.
Mrabù Marabì Marabà
Sanco Papanco Sinco Papinco Azza Vuè
Wuezza Wu Wue Wuezzazzazzazza.
Carboidrata norvegese Sampdoria
ma in fondo tuo fratello amilcare
è un autostoppista di marzapane

Fatemi la festa ragazzi

Mon Cheri era malato
RIT; (aiuto-aiuto!) – ORNELLO
Mi limito a una cosa così
volgare volgare volgare!
volare larave trigemino
_atrocità muscolare-cosa fare?
Se fai fai, vuoi vuoi
Ma se fai vuoi, try try?
Dipende da Antonella Lualdi!
Ma una tipa fine fine davvero
ecco Lea Krill, la fine del gruppo!
E fu così che il tipo della festa
mangiò la festa, era una festa.
Povero Carlo era un pistone!
Ma Monica invece stampava lamiere
Mi stupisco di me stesso(G & una di Pordenone; non Cipeciop)
Incredibile? Ma fesso
Picchiarello era un mezzo di stoppa
Stopparello nera fezzo ri Poppa
Pappariello Sega puzza sta tappa
Topolino annega razza ma, è troppa
Trottolino draga Napoli d’ inverno

Kago zero

Kago zero
per davvero
mi hai portato le coppotte
nella notte nate note
viva viva la valsugana
Poi c’era cago poco
e datti poco e via!
dello quello che mi hai
detto tu ho scritto
no via via cago fuoco.
Zero zero e Masiero verde.

Ossa di coniglio

con il miglio
fai coniglio
con mi taglio
spacco e raglio
sega e taglio
spicco riglio.
Ma tu sei una bombarda
e non rechi più tregua.

L’incidente è chiuso e stop

aZuckmayer o Van DEr VooS? (Con il contributo di Lana Nylon)

Copio il titolo copio il titolo
macchio d’unto l’ape Maya
rit. PIDOCCHIOSO OOH! PIDOCCHIOSO SII!
non manca niente alla lenza
pesco un cane mio dottore
rit.
Vedi Corbara se ti ho fatto enire qui stasera
è per sbattere le uova
rit. 2 VOLTE
Buon compleanno raganella di Napoli
Buon compleanno raganella di Napoli
con quella faccia
mi ricordi Neo-Cibalgina
L’altro giorno
mi hai scoreggiato al piretro
E’ un peccato
che non mi hai preso in faccia!
/Ma cosa credi che le alture ciondolando si vendano
E tornatene da dove sei tornato
rospicida rosmarinato di dietro
le tue ginocchia assomigliano a Piero
si proprio quello della canzone di Deandrè
che faceva cos’è:

  • Mangialo Carlo
    mangialo ora
    e se labora S. Pellegrino
    perchè ha cercato
    nel cesto di angurie
    e d’eran mille cadaveri senape-
    Ma comunque non cambi
    perchè sei un altro ciondolo dell’inter
    e tronchi natanti.

Centinaia ne vengono fuori

Questa è la storia (con la musica del “Ragazzo della Via Gluck”)
di un calcestruzzo
anche lui muto ma viva i garofani

Caderee oh, uh, Mac leens, salsa solare (con la musica di Volare)
Tucul, vestito da trento
nemico di Stare Kung Fu

E stacca i fagioli dal forno
che poi te li faccio conoscere
Conoscere Conoscere; Vita Meravigliosa
Vita Meravigliosa, I Quindici, I Quindici
dove c’è scritto che Annibale era
una specie estinta di nacchere
Finita la canzone

Spazio

  • Credevate eh che fosse finita? e invece
    la continuo, maltrattando un condominio
    Ecco.

Cambio risotto

Ho mangiato Zio Amilcare
Ho sputato il cugino Amilcare
Ho contato il padre Amilcare
Sono Amilcare
Ma mi chiamo Antro

Ma mi chiamo autocommento

La corriera mi salutava
e la mamma svenuta mi diede 9 in condotta
era un canotto
e risolveva canelloni
canelloni
Ma mi chiamo Salto.

Questa è la più demenziale di tutte

Benchè tutti credano che non siamo capaci di fare
testi con un senso, questa è appunto la dimostrazione
che non lo sappiamo fare.

Sfidiamo chiunque

Maccherock, checazzo credete di fare
vi sfidiamo! FATE/BENE CAGARE
GIUSTO!

Brutta la camicette di agnese senbra un pangolino

Cip Ciop: Sei sfigatamente erotica
Cip Ciop: non capisci un cazzo della musica pop
Cip Ciop: non sarai mai un’infermiera
Cip Ciop: Neanche Attila ti avrebbe rivolto la parola
Cip Ciop: Anche Allan Poe avrebbe preso paura di te.
Cip Ciop: Non te la prendere
Cip Ciop: Anche perchè cosa pretendi di prendere?

Stai facendo una canzone? No.

La serva di Agamennone
si chiamava Agata
e con la sottoveste confezionava banane
ma non ce l’ha con Carlo
specie quelle sul ginocchio di carlo
e tenterò di finire la prossima canzone

Ride anche lui

Altra canzone.

Questa è un’altra

Fatta.

Dal nome su un racconto si può capire il tipo di pubblico

Questo è il titolo.

Gallingani cosa credi

Ecco Cristina volevi che ti
mezionassi. Ecco!
Sei contenta?
No.
Benissimo

Non voglio gnanche scrivere

TRA-ME-ZINO (sanguisuga)
TG 2 DOSSIER
e non scarico

A pancia piena

Mangiare da re mangiare da re
Bevendo il caffè. Bevendo il da te
Ingordi ingordi
siamo ingordi di tutto
che sia bello o sia bello
rutti-camion-saette
stomacacci da litro
birra e marzapane

Peggio di così si, deve

Ho inventiva da vendere
e infatti l’ho venduta
700 lire il litro!!!!!!

Ho ricomprato l’inventiva

Sì, è vero!

Forse

Forse!

Adesso ne faccio un’altra

Davide cosa triti?
Forse è Pirelli?
Lecca forse
che domani
Saldatore?

E’ caduta la matita

Tita Tita
ma Giuseppe
Sempre in piedi sul cavolfiore
Digerisce
Mentre rosce
Le ganasce
Mosce mosce
E Madame Bovary se muà
Cosa vuol dire

L’hai letta? Com’è?

viva viva
viva
il fakocero nella stiva

Tutto il contrario di quello che fai

Scrivi Scrivi
Blatera meloni
trancia 2 lamponi
cerca una rima adatte
ma ricordati di dare due giri di chiave alla chiave

Wuezza che Festa!!!!

Super-Wuezza, super-wuezza, saidecar che super-wuezza
Paraponza, paraponza ciclamin che strapafinca
Giovedì di quella sera che serata seratante
Non la festa come tante, ma la tritacarnegialla
Sandra era scatenata e la musica sfrenata
bobbi era Gualtirolo e Grassilli era sua madre
il vociare era fittizio, gli invitati forse tutti, gli abusivi più di altri
e le penne saporite bersagliavano ceramiche. Punto
Lella non la conoscevo, Cip & Ciop rompeva balle
e la dona dona tella scarpinava sghignazzando, tacchinando
torte torte a spargifiato, si inghiottiva come i re
e la casa di Giovanni rimbombano si gonfiava
il condominiale accanto formichiere di Perugia quasi quasi se le prese
e se le tenne fino al giorno dopo perchè la festa continuò fino al giorno dopo e nessuno
ebbe a ridire e la regina di Tebe finì il suo carniere.
(forse scritta dopo una festa-party di compleanno di Ted 1/4/1982 a casa di Giovanni Parente)

Ma tienti le tue trote

“Castità” era il nome del suo gatto
quattro nasi aveva sulla fronte
si nutriva solo di ostetriche
e le preferiva celibi
arrivò a Capri
cremino.
era il figlio di Lello Bersani.
“Atistac era il lemon del suo ottag
ottrauq aveva sulla etnorf
si avirtun solo di ostetriche
e il miraggio cercava tuo fratello
forse doveva solo farsi dare la versione di latteria del Sudan
ma Jack era triste e stanco e si appoggiò a un ramarro e morse un fermaglio e qui continuate voi la canzone(con questo testo e’ presente in uno dei primi nastri registrati da LMT durante le prove alla Epol I a Bologna nella primavera 1982. Con un testo completamente diverso, scritto da Ted e Phil nel 1983, “Trote” entra da subito nel repertorio dal vivo della band, viene fissata sul demo-tape “Sbagliandosi in Para”-Down By Me Records, 1984 e finisce, riarrangiata, su “Altri Nani”-Diva Records, 1990, secondo album dei Teritals. La frase “era il figlio di Lello Bersani” diventa, come titolo di una canzone sempre minacciata ma mai scritta, un tormentone ricorrente. E’ fra i “brani non inclusi” elencati nei credits di

Osteria del gelatino

Osteria del caribù
para bunzi bunzi Empoli
sette lenti mi do re saclà è vivo
para bunzi bunzi barista
per non farglielo vedere
io mi affetto la sala di registrazione che tengo in calabria

Ti ho portato il bronchenolo

(coro): PARAPARA PARA PARA FINZA FONZA
PARAPARA PARA PARA FONZA FINZA
Ma che tosse catarrale (coro): salute! salute!
Ho smarrito un genitale (coro): peccato, peccato!
Ma se tu lo troverai
quattro viti, sei pistoni, nove infarti ti farò ingoiaaaaare.

Fai sputate poligonali
sbavi sempre su quei giornali
rumoreggi che sembri un camion
ma io ti voglio aiutare (coro): ma come?? Coome!?!!?

Ti ho portato il Bronchenolo
ma lo avrai soltanto a nolo
e se tu non vuoi morire
sgancia settemila lire.
Tu mi avevi fatto sgarbi
ma non ho dimenticato
ed adesso col ricatto t’ho fregato
col torrone maculato.
(con alcune piccole modifiche, “Il Bronchenolo” entra subito nel repertorio live di LMT cosi’ come e’ stato scritto di getto da Ted e Bob)

Diventeremo famosi prima

cinque, otto, sessantatre
ti conosco mascherina
ma sei troppo selvaggina costata di solco
vìva vìva il topo di campagna vestito da Silvan

Povero Belushi

Povero Belushi, povero Belushi
eri bravo, buono e bello
Più di tuo fratello
Basta

Fine di un romanzo

E cadde e si ruppe i ginocchi e tagliò
i tarocchi e vinse il titolo di “fallo d’oro” per la migliore
interpretazione di un caviale

Cosa volete segarmi? (calipso)

(coro): Para bistecchina, para bistecchina
Para cotoletta, para cotoletta

Ho una fame di carne di Alce
Quasi quasi bruciacchio il pancreas
Non so mai che pitone scegliere
e tenterò una rima con la parola vongola.
(coro)Lombo di vitello, lombo di vitello
Costa di maiale, costa azzurra

Ho mangiato la carne di unghia
Quasi, quasi potevo mangiarla
Aspettate che salvia non cerco
e tenterò una rima con la parola vongola.
Ecco la rima/: Discobolo.

Non scarmi il tuo

Marmellate e citrollino
quasi quasi il citofono
mi piacciono i cracks
perchè non mi piacciono
adesso c’è Aldo
che mangia
no no ha ha
hai voluto farne una in più, Aldo
sei il solito viva viva
questo dobbiamo metterci
area soma la sensititva
ed ora aspetta
dolorose c’è scritto
divengono coscienti
questa è troppo lunga
benissimo
ed ora dicci tu un pezzo
fra virgolette
e Fra Paperonzolo.
(questa Ted, nel “2° tomo”,la accredita a Garbari, Gualtirolo, Semino, Aldo sei caldo e Giovanni. Canzone composta mentre la si registrava su un nastro perduto).

Canzone senza testo

Voglio tanto sedano
voglio tanto sedano
E non tornarmi i dadi.

Bene

Bevo
Cado
Annego
Corda
Ma tornami a Vigevano
Ma dobbiamo avere
Saldi
Ho proprio scritto un’altra cosa
Bella la sbarba col codino

Infarto

Basta mettere la riga sotto e si fa il titolo

Sono d’accordo anch’io

Insalata cruda
e Blek Macigno cruda
WW i Baffi Tartufati
Questa canzone
3° ASSOLUTA MONDIALE
I° Festval del Filmino Famigliare Corrado
6° Stormo a VELIVOLO DI STARE FERMO o muoio
7° MITISMO E BARBAGIANNI e preferisco e riverisco

Si comincia sempre coi cartoni di uova

Siamo ornicoltori
mangiamo peperoni

Ed ecco una canzone di Gandini, fra le primissime!

così-così-così-così-così-così-così-così
colibrì-colibrì-colibrì-colibrì-colibrì-colibrì-colibrì
canicattì-canicattì-canicattì-canicattì-canicattì-canicattì
salmì-salmì-salmì-salmì-salmì
martedì-martedì-martedì-martedì
sono qui-sono qui-sono qui
mondovì-mondovì
verdura sulla luna

E allora chicchi

Ventitré semestri
tutti più salmastri
dei miei vecchi fratellastri
dei paziuti borgomastri
dei rotondi circa e questri
dei naselli dei ministri
dei marmisti molto illustri
dei nipoti dei disastri
di pistacchi quasi nostri
e vi piacerebbe giovinastri
che fosse in rima anche l’ultima strofa? (Phil)

Poesia della Mangustra (Phil)

Un rivolo
un tavolo
nei miei coretti
un deltanano plano
ma no è stato ierilaltro
brutto barile
Hai schizzato Giacomo Puccini
l’hai schizzato fino a Pu
s’è salvata la battermay
solo cocco, grazie.
Avessi usato, amore mio,
questo foglio per farne un centravanti.

PRIMI TESTI CON MUSICA (più o meno definita) 1993

Miseria

(da “Misery”, Lennon Mc Cartney.
Sull’ LP “Please please me” dei Beatles, 1963)

Il mondo è stato cattivo con me-e-e, Miseria
boia giuda
Quando vado a mangiare
mia madre mi da del volgare
e non so chi ci può emirare, Miseria.

Ai fetente quel tenente fatto a igloo
tu sostieni mentre cani e leggi il Bo, leggi il Bo.

Zio duretto quel manzo
potresti sgangarmi un ripenso.
Il mondo è stato cattivo con me-e-e, Miseria…di ,
(da “Time is on my side” di Meade, Norman.
Versione Rolling Stones su “The Rolling Stones N°2, 1965)
Il tempo è dalla mia parte
sì lo è
il tempo è dalla mia parte
sì lo è.
Quando vado a casa
mangio sempre carote
carotine io mangio
carotine io mangio
carotine io mangio
si-i-ì

Il tempo è…

Il tempo, il tempo, il tempo
è dalla mia partesì lo è.Il tempo, il tempo, fazzoletti tempo
è dalla mia parte
sì lo è.
sì lo è.

Trist e Scars

(da “Twist and shout” di Medley, Russell.
Versione dei Beatles sull’LP “Please please me”,)

E scioccami bambina
trist e scars
comò comò cassapanca
comò valchirie e Minà
tu compri pippo e vegè
tu non hai dischi mai
ma cos’è questa aringa rossa bau
ho detto no ho detto mai
e tokio tokio tokio cresima
e tokio tokio tokio cresima
e tokio tokio tokio cresima
A… b… c… d…

Bravo sugo

(da “brown sugar” di Jagger, Richard.
45 giri dei Rolling Stones del 1971)
Bravo sugo tu hai fatto per me
e ci hai messo dentro anche un po’ di caffè
se il bravo sugo sempre mi farai
tutte le altre volte spesso tornerai.
Bravo sugo
cip cip
(durante una “garage session” Rodiatoce definì il bravo sugo come quello che salta dalla pastasciutta per venire a macchiarti la camicia).

Lord sei tu

(da “Love me do” di McCartney, Lennon. 45 giri dei Beatles, 1962).

Lord Lord sei tu
tu no caribù
spaghetti al ragù
Sofi-i-a
Loren
uoh, oh oh Loren.
(Anka sostiene che questo testo rappresenterebbe un dialogo fra Paul McCarney e Ringo Starr. Mah.)

Marinetti e Petrolini

Marinetti è quella cosa che
sol per fare il futurista
di carciofi e di patat
ogni sera fa provvista

Petrolini è quella cosa che
sol per fare il capolista
rimasticca il controkant
e logicca la rivista

Mari Mari Mari netti
con la salsa Star
Piro piro piroetti
ma non sai volar

Petroletti è quenna roca pe
tol guidane zzazafista
mordinata di carot
e insalata poco mista

Per finire questa canzone scioc
ringraziamo Zio Grilletto:
complimenti, l’uovo e’ alla cock
Salamandra con berretto

Mari Mari Mari netti
con la salsa Star
Piro piro piroetti
ma non sai volar

(La prima strofa e’ effettivamente un testo di Ettore Petrolini)

Carbòn noè il cartòn

E la canzone fa:
Lanciami la Flavia
ripetutamente
Se non c’è l’Arcadia
non mi chiamo sergio?

(questa e le altre fino a “Dertenauta” compresa sono di Ted, datate “nocembre ho tanta 3”)

Il sarto di Vigevano

Sono andato
ho tornato
mangio un gato
Mandorlato
senza fiato
farai
si si si
farai
o ieie
cadrai
ullala
cosai
apelle la Rai
Sono andato
sarei stato
ho venuto

Bachalà

Venerdì sei quà
e ti tocca il baccalà
Giovedì sei lì
e ti becchi il baccalì
Martedì non sò
è tornato il baccalò
Lunedì perchè?
fasoi e crostini!

Rocche intorno alle nocche

(dovrebbe essere sulla musica di “Rock around the clock” di Billy Haley)
Uanciùfrì
ho le nocche
Frìfor fai
con le unghie cantài
Faisiseve
Camillino non la beve
tira il Camay ay ay ay
Colibrì
senza ti
il tartufo
non è un mi
e finisce così
la valigia di nettuno

Dertenauta

crostata di manzo
col resto di due
gradisci un romanzo
o è meglio zia Rue
Cos’altro mi chidi
pretendi un pò trippo
se il naso mi vedi
può nascer Lisippo
però;;;;;
tu assomigli a Richetto
non vorrei che fosse retto
e te ne chiedo di più.
Un due ru
Giro giro vongola
mia madre è un torroncino

Tutti cuochi viaggianti

Mary Nara è contenta
se la Epol è spenta
può dormire tranquilla
senza Brian che strilla
e senza il fax che bussa
può finire che russa
corri poco che la milza è caffé

Cip e ciop antimacchia
viaggi senza capocchia
Lea Krill ha incontrato
senza neanche il cognato
tutte e due son finite
a mangiar dinamite
centravanti senza guanti xa fèt?

Ronnie Shetland al basso
Joe Rayòn abbasso
Sam Filato rabbino
di Lia Mag è cugino
nominate Moe Herr
vorrei anche veder
Gionni Rotten è soltanto Pelé

Mistoterital si sveste da me
Annapack travestita da sè
la canzone centra poco con Ted
Eta Seta stai lontana da me
per finir si può dir Mac Macré…
(è un paleotentativo di Phil di raggruppare in un testo solo un po’ di scena-terital dell’inizio ’83. Il Joe Rayon citato è Gandini nel suo meno noto pseudonimo).

Non c’è meringa che tenga (rochenroll)

Lasciami mangiare tutti questi pasticccini
voglio ingrassare per stupire i miei vicini
oggi la Giovanna mi ha tradito con un razzo
mordo una capanna e mi ingoio un gran palazzo

sono un Bravo Simac, dal nervoso trito e taglio
or nella cucina ho mangiato anche un ventaglio
sono addolorato sto mangiando perborato
dammi una meringa se non vuoi che te lo tinga
e allor…

Non c’è meringa che tenga
lascia l’aringa che stanga
togli la funga del rango
vuoi che ti punga o spelonga

Cosa vuoi che dica per finire la canzone
non riesco proprio a trovare un tortellone
ecco sei contento ho trovato la strofetta
dammi la meringa e finisco la rima.
(questo è puro Ted da solo. Ci sono i prodromi [e gli ingredienti] di “Sono Peso sono Obeso” e di “Mangio di tutto”, con un situazionismo ancora molto accentuato).

Quando guardo il TG

Quando guardo il TG, non bevo non mangio (sigla del TG1)
non succhio l’arangio
non faccio pipì (rullo di tamburi)
guar-do-il-Ti-Giiiii.

Guardo il ti gi, sì sì (musica di She Loves You)
Guardo il ti gi, sì sì
Guardo il ti gi, sì sì noooooooo

Accendi il tuo ti vì
e metti su un cana-a-le
ma quando c’è Mimì
diventa tutto sa-a-le
Perchè il tgì-i, non poteva che esser lì (yè yéyè)
N passava mai di quì UUUUU

Quando mangio il ragù
mi sembra che sei tu-u-u (sciabadàn)
Quando maaangio la salsa
mi sembra che sia nonno Gambetta
e quando mangio lo spezza a casa tua, Ti-i-no.
Lo spezzatino non si chiama Tino ma Luigi!

LMT si danno alla liricka: La donna è un mobile

LMT si danno alla liriLa donna è un mobile
qual puma ha quattro
Viva l’Arturo
il gran droghiere
laa donna è un tavolo
qual rhum ha senso
Muta da teeeee mpo
(pausa)
e di Sparvier!
E Gandini invece?
E’ il più mona del reato!
AH AH AH , AHAHAH, AHAHAH

Salumiero

Sa lu mieero
dal taglio accuraaatoo
va ti porta
prosciutti e zamponi
il negroni con tante stelleeette
e i lamponi
con le grandi tette
Taglia fino due etti di coppa
e condisci col vino la zoppa
la matita che hai sull’orecchio
l’ho mangiata per farti un dispecchio!
(con la musica di “La donna è mobile” dal Rigoletto di Verdi- sul foglio originale è firmata da Ted, Phil e Verdi)

la leggo perché la so

I Teritals dal vivo si sono sempre vergognosamente scordati parti dei testi delle canzoni. Le cover in primis, ma anche le loro stesse composizioni. Ecco un sapido esempio di una “Sono Peso Sono Obeso” (Copparo 1985) in cui Ted premette “la leggo perché la so”. Cliccate il link qui sotto.
Va peraltro ricordata quella volta in cui lo stesso Nylon, nel cantare il ritornello di “Videodipendenza”, per rimediare all’amnesia riuscì a improvvisare un “La mia droga è la tv e col mio telecomando / io mi mangio Belzebù / sono il figlio di un orango!” Genio e sregolatezza (e catrame).

SPAZZATE & SASSATELLI

Stai lì appoggiato alla ‘Gi’ di Gasolio
col pieno vuoti il tuo portafoglio
Su quella carta la strada che cerchi
non credo la troverai mai
ti mordi le labbra e due paglie dopo
Minerbio è alle spalle oramai
Sei fuori dal tracciato
e credi di rischiare di più

Sei lì che guardi lontano
ma c’è un lontano
per cui i tuoi occhi son poco
è poco anche un treno
Lo so non è molto star qui a bombardare
il Re di Pontelagoscuro
o mettere i piedi su un vecchio tappeto
e guardare i filmini sul muro
Ma poi io posso arrivare
là dove non sapresti mai tu

Stai appoggiato alla Golf lungo un canale
di strada ancora un bel po’ prima del mare
Certo hai sbagliato nel prendere un bivio
Sei un uovo in mezzo a un biliardo
la bassa va dritta fino all’orizzonte
ti aspetta laggiù Papelargo
Non leggere i cartelli
Spazzate e Sassatelli

coro: naa-naa.. na-na-na-na-na-naa naaa ad libitum


• “Spazzate” è una canzone dell’inverno 87-88, un’altra di quelle scritte tutte da Phil Anka su musica “già in attesa” di Bob Rodiatoce.

• La si trova sul 1° Album di LMT,  BRAVI MA BASTA, River Nile Records. Distribuito da EMI). Prodotto da Tim Driver/LMT nello studio «Planet Sound» di Firenze, aprile/maggio 1988.

• Lo spunto del brano germina durante una gita al mare fuori stagione (ottobre 87). Bob, Lauro e Phil, sull’auto guidata da Graham “Granarolo” Cachemire, tagliano la bassa verso la Romagna, intrigandosi e perdendosi in luoghi piatti e metafisici. “Spazzate Sassatelli” e’ uno dei borghi che incontrano uscendo dalle direttrici principali. Il nome colpisce, il resto viene fuori nei mesi seguenti.
L’idea guida di Phil è l’oblìo a portata di mano, quello in cui ci si può tuffare appena si esce dai tracciati predefiniti. L’avventura nelle pieghe, l’inconosciuto domestico, eccetera. E, ovviamente, la potenza dell’immaginazione.

• Il Re di Pontelagoscuro deriva da un aneddoto di Otis Rodiatoce, babbo di Bob: si riferiva a un matùcco di paese, di nome Archimede, che a Monselice (Pd) si piazzava a cavalcioni di un passaggio a livello e da li’ affermava di essere in grado di bombardare il paesino sulle rive del Po.

Papelargo è un personaggio importante nel Ridondeon dei Teritals. Leggete di lui nell’apposita scheda, qui. Il Papelargo presente in “Spazzate” rappresenta una lisergica “finis terrae“, o “hic sunt cojones“.

Prima esecuzione live: 82simo concerto all “UNDERGROUND” di Napoli (6/2/1988)

I Peggiori

 

I PEGGIORII-peggiori-icona

I peggiori
si rifugiano dietro alla moda
perché sanno di avere la paglia attaccata alla coda

i peggiori
voglion sempre sembrare arrivati
per fortuna c’è sempre qualcuno che li fa cornuti

Ho cambiato le corde alla Fender
Ho comprato le pile del Flanger
Tutto è pronto per questo barrè

I peggiori stanno il sabato dentro a un locale
zitti muti e seduti per tutta la sera che male
I peggiori sono amorfi anche a fare l’amore
si risvegliano solo al momento di andare a a mangiare

Ho cambiato le corde alla Fender
Ho comprato le pile del Flanger
Vengo a prenderti verso le tre

Fra i peggiori ce n’è uno nel telegiornale
che è contento soltanto se accade un disastro mondiale
Di peggiori ce n’è molti dentro al Parlamento
a migliaia son quelli che s’occupano d’insegnamento

Ho sbagliato le pile del Flanger
ho spaccato le corde alla Fender
non ci riesco a far questo barrè


Pubblicata sull’LP “Bravi ma basta”,
River Nile/Ala Bianca-MO, 1988.
Presente sul demo “Il prosciutto è il cane”,
LMT/Carbone Records, giu 1986.

voce PHIL

quell’altra voce TED
musica BOB
testo COLLETTIVO
basso RONNIE
chitarreLAURO + BOB
batteria PAUL / STEVE
fischiarino Vidàl TED

ditino2“I PEGGIORI” da Bravi Ma Basta
“I PEGGIORI” da Il Prosciutto è il Cane

ditino2Documento video: I peggiori ripresa durante il live-act di LMT al Festival Nazionale dell’Unità del settembre 1987 a Bologna e trasmessa dal network Rete7

ditino2La prima esecuzione de “I Peggiori” è durante la 33° esibizione (Festa del’Unità di Caselle di Crevalcore (BO) l’8/6/86). In particolari occasioni, i protagonisti “peggiori” della canzone sono stati sostituiti da soggetti occasionali ma non meno pessimi.

ditino2Sulla coda strumentale del brano, dal vivo, i Teritals hanno sempre infilato citazioni di canzoni famose, ad esempio “The kids are allright” degli Who o “Spara Juri” dei CCCP, che diventava una balènga “Stira mamma stira“, con tanto di trattorino a pedali e falce e martello burattineschi.

peggiori_manosditino2Per i fansieri basagliani: una stesura a più mani del testo de “I Peggiori“.

 

 

FOTOCOPIAMI DI BACI

FOTOCOPIAMI DI BACI
Il Prosciutto è il Cane: anniversario 1986-2006Continuiamo le celebrazioni con la quarta canzone dellato A de “Il Prosciutto è il Cane”. E’ un’altra storiellina sbilenka di Phil Anka, confezionata su un telaio musicale di Rodiatoce, annata ’85. Dentro al brano ci sono svariate tracce delle esistenze-terital di quel periodo, prime fra tutte, la massiccia presenza delle fotocopie. I volantini, il Calenmario, la Fanzine “The Fanz” , i “tomi” di cazzate, le tessere del Fancléb e mettiamo pure un eccetera lungo da qui a Sulmona, richiedevano una militanza fotostatica che non poteva essere sostenuta solo dalle finanze dei nostri.
Numerose incursioni sotto copertura nel municipio di San Pietro, che ufficialmente non ne era a conoscenza, risolsero buona parte del problema. Altri approvigionamenti strategici avevano a che fare coi relativi luoghi di lavoro dei Teritals… risme e risme di A4 furono immolate alla causa della ridondanza cartacea. I ragazzi della Band più produttrice di ciarpame della storia del rock, ricordando quei tempi, non osano pensare cosa sarebbe successo se ci fossero già stati a disposizioni i computer e le stampanti. Probabilmente li avrebbero rinvenuti morti alla tastiera, completamente disidratati. Internet poi, avrebbe avuto un differente percorso evolutivo.
Nella canzone, appunto, ci sono gli uffici fuori orario lavorativo, la grafica, la pubblicità; poi però c’è anche il sesso e il colpo di fulmine: non tutto doveva essere necessariamente autobiografico…
L’andamento picchiettante, un po’ beatlesiano, nei live-act rendeva il brano adatto a posizioni da metà scaletta. Andò al ballottaggio con un paio di altri pezzi, ma alla fine non venne inclusa in “Bravi ma Basta“.
Eccovi dunque la versione, unica e ufficiale, tratta dal demotape “Il Prosciutto è il Cane“, registrato a San Pietro in Casale, alla Down By Me di Gianni “Go” Fini dal marzo al maggio 1986.

FOTOCOPIAMI DI BACI

(da: “Il Prosciutto è il Cane” 1986, Demotape)
Lui era un tipo un po’ singolare
tecnico grafico di pubblicità
le fotocopie il suo solo amore
lo tramortivan di sensualità
Una copia in bianco e ner
lo riempiva di piacer
Lui si chiudeva in studio la sera
che il capufficio era a casa oramai
fotocopiava per la notte intera
libri riviste e paginoni di playboy
Bestie e oggetti d’ogni sorta
trasferiva sulla cartaInciso: Ma il suo sogno più grande
la fotocopia gigante
come un oceano latente
da naufragarci per sempre

Poi capitò una sera sbagliata
che fu eccessiva la sua ingenuità
Venne sorpreso da un’impiegata
nel pieno della sua attività
Come accadde poi non so
ma lei di lui s’innamorò
E mentre i due soccombevano all’eros
ufficio, notte e gran voluttà
di gelosia impazzì la ranxerox
sfornando copie in gran quantità
La città fu soffocata
di carta fotocopiata

voce PHIL
musica BOB-LAURO
testo PHIL
basso RONNIE
batteria PAUL
cori TED-BOB-TUTTI

 

ditino2 Ascolta “FOTOCOPIAMI DI BACI” in MP3,
            da Il Prosciutto è il Cane

 

ditino2 Per Fansi da putiferio: l’atto di nascita di “Fotocopiami” , ovvero quando Rodiatoce cerca di far ascoltare il nuovo bozzetto ai balenghi della band.

ditino2 La prima esecuzione di “Fotocopiami” è durante la 31° esibizione (Tramonto Concert, Rassegna organizzata dal collettivo delle Aldini Valeriani alle Ex Caserme Rosse, (BO). LMTsul palco alle 19,40 del 16/5/86).

ditino2 Le canzoni del “Prosciutto” già disponibili per il download:
• Sbarbe della Bassa (prima vers.)
• Paul Weller è a Riccione (demo)
• Fotocopiami di Baci (demo)

phil_lauro_ldn86

ditino2 Nel luglio 1986 Lauro e Phil consegnano a Paul Weller una copia di “Il Prosciutto è il Cane” (contenente Paul Weller è a Riccione) negli studi di registrazione S-B-S di Londra.

Fotocopiami di Baci (LMT - il Prosciutto è il Cane)Per i soliti fissati: appunti d’epoca per il testo di “Fotocopiami“. Anka aveva inizialmente preso una direzione più fantasy, con protagonista un sedicente direttore d’agenzia di nome “Mr. Kandor” e il di lui figlio “Torvo il bassista” (!?).

 

Zazzera

16 Gennaio 1986

ZAZZERAZazzera-ico85

Spalanco uno sguardo al Cherry
con borse a Ispettore Derrick
uno storico mi spieghi che ci faccio qua

Sciarada di storie tenere
servite fra un vino e un hamburger
sempre pronta la diligenza per Cinecittà

Tento un nuovo look che ti sorprenda:
son Rambo! Ma mi pare che tu pianga

Mi sento un ombrello inutile
strappato a cornacchia fossile
cerco i guanti ma li ho persi su da te

Azzardo un fandango semplice
mi copia un facchino esile
La stazione é  pancotto un po’ flambé

Cento treni in tasca e cuore a tombola
La nebbia della bassa attende morbida

Per i guai abbiamo la tessera
e tu che sgridi la tua zazzera
Se lasciarti, se scordarti solo a metà

Canto con Tom Waits steso sul sofà
il coro é a cura dei tombini della città


 

Ballad rarefatta dell’inverno 1985/86, testo di Phil, musica di Bob.
La si trova in seguito su 1)“IL PROSCIUTTO E’ IL CANE” (2° demotape di LMT, Carbone Records, Autoproduzione). Prodotto da Go Gianni Go/LMT nello studio “Down by me” di S. Pietro in Casale, maggio 1986. 2) su “BRAVI MA BASTA” (1° Album di LMT, River Nile Records. Distribuito da EMI). Prodotto da Tim Driver/LMT nello studio «Planet Sound» di Firenze, aprile/maggio 1988.
La canzone non trovava spazio nei live-act del gruppo: troppo d’atmosfera, richiedeva prestazioni vocali che Anka non poteva garantire per ragioni fisiologiche (scendeva troppo in basso, tipico delle composizioni di Rodiatoce) e tecniche (difficile sussurrarla sui palchi che venivano calpestati da LMT in quel periodo). Le suggestioni pescano dalla vita da pendolari dei nostri, e da un periodo di instabilità   sentimentale che riguardava un po’ tutti i Teritals.
Phil ci mette dentro un po’ di bassa bolognese, un po’ di notte californiana (Raindogs di Tom Waits era molto amato da LMT in quei mesi) e il ciuffo di una ragazza, un’amica molto importante per la band, in quegli anni.
Su “FANZ” nr.3, datata giuco 1996, i Teritals celebrano il parto di “IL PROSCIUTTO E’ IL CANE” (2° demotape di LMT, Carbone Records, Autoproduzione).
Le nuove canzoni vengono presentate al pubblico con una specie di autorecensione: ogni membro della band se ne sceglie un paio e scrive alcune righe di commento.
Ecco quello di Lauro O’ Cardighan su “Zazzera“:
«…con un titolo così Non può non essere interessante.
Per me questo pezzo ha la capacità di far vibrare anche gli animi più rocciosi (tipo quelli che hanno fatto loro il motto “sex-money-muscles”). Ascoltandola, ho l’impressione che cose impossibili inizino a materializzarsi.
Poche ciance: 
Zazzera é da ascoltare al più presto; chi saprà  apprezzarla potrà  definirsi un vero intenditore.
MODALITA’ D’USO: ascoltare in cuffia la sera con sguardo rivolto a tramonto estivo/invernale (se a posto con la digestione si possono ottenere gli effetti migliori).»

 

 

 

Se son storie di 20 – o 30 – anni fa

Dopo “TIENTI LE TUE TROTE”, e “NULLATENENTE”, il 6 maggio 1984 prende forma “SE SON STORIE DI 20 ANNI FA”.
Pubblicata sull’LP “Altri Nani” (Diva Records-MI, 1991), col titolo “Se son storie di 30 anni fa” (per via del tempo passato…).
Presente sul demo “Sbagliandosi in para”, (LMT/Carbone Records, nov. 1984).
Qui sotto il testo originale dell’84 e la riscrittura del 1990, in previsione dell’incisione (da più parti arrivavano pressione ai Teritals perché rendessero le loro canzoni maggiormente “comprensibili”).
Giudicate voi se aveva senso.

SE SON STORIE DI 20 ANNI FA

“Sbagliandosi in Para” (1984, Demotape version)

Ti hanno detto già più volte
Di cipolle trasparenti
O di fragole nascoste
Dentro a campi inesistenti

Ma tu ma tu
Se ti parlo di demenziale
Ma tu ma tu
Pensi solo che si tratta di una moda in più

Oggi spengo anche la radio
Quella sola che c’e’ ancora
Con la musica decente
E con l’energia di allora

Io vorrei, sì vorrei,
Raccontarti di animali strani
Di camicie colorate
E di nuovi magici e misteriosi tour…
U u u u u…..

Humpty Dumpty mangera’
Piu’ di sesto piombo ochei
La tua voglia di bigne’
Finira’ conti perso arde’

Inciso parlato:

Big Camillino e’stato visto in indocina
Dentro a un piretro di pininfarina
Quattro carciofi colorati all’anilina
Lugo in Brasile apparira’ questa mattina

Le canzoni sono mondi
Da inventare da riempire
Come mai vanno a finire
I sempre in rime cuore-amore

Come mai, come mai
Se son storie di vent’anni fa,
Come mai, come mai
Oggi noi ci ritroviamo ancora tutti qua…
A a a a a a …

voce PHIL
musica BOB
testo PHIL-BOB
basso RONNIE
batteria PAUL
cori TUTTI

SE SON STORIE DI 30 ANNI FA

“Altri Nani” version (1991, 2°album di LMT) 

Ti hanno detto già più volte
Di cipolle trasparenti
O di fragole nascoste
Dentro a campi inesistenti

Ma tu ma tu, ma tu
che hai suonato per Billy Shears (ohhh)
Ma tu ma tu
Quel che avete fatto allora non ricordi più

Oggi spengo anche la radio
Quella sola che c’è ancora
Con la musica sincera
E con l’energia di allora

Vorrei, si vorrei,
Raccontarti di animali strani
Di camicie colorate
E di nuovi Magici e Misteriosi Tour…
U u u u u…..

Zio Mostarda sposerà
La figliola di Don Cristobal
Ma seduto su un corn-flake
Parlerai con l’Ispettore Fer (2v.)

Inciso detto da “Alice” (voce in sottofondo: “The Walrus”):

Era la Brilla, e i fanghilosi Tavi
Ghiravano e ghimblavano nel Biava
Mensi e protervi erano i Borogavi
e il momico Rattìo superiava

Le canzoni sono stanze
Da imbiancare da riempire
Come mai vanno a finire
Sempre in rime cuore-amore

Come mai, come mai
Se son storie di trent’anni fa,
Come mai, come mai
Oggi noi ci ritroviamo ancora tutti qua…
A a a a a a …

voci PHIL e BOB
musica BOB
testo PHIL-BOB
basso RONNIE
batteria JOB
chitarre LAURO e BOB
fintositar LAURO
pianoforte PAUL “Serazzi” SERRY
voci satanasse al contrario BOB, TED, PHIL
Alice Liddell ALICE POLETTI ANKA
The Walrus HERE’S ANOTHER CLUE FOR YOU: THE WALRUS WAS PAUL

Nullatenente

Non so guidare / Comunque ho la patente
Non so mangiare  / Comunque non ho un dente
Non faccio sport  / Comunque so mangiare
Non esco mai  / Comunque so guidare

Rit. Ma in verità, non faccio proprio niente
Ma in verità, io son nullatenente
Non esco mai con gli scarponi
sono il re dei fannulloni

Non so vestirmi / Parlare non riesco
Rido col Girmi  / in un giron dantesco
Non so l’amore  / Comunque ci ho tre figli
Non ho sudore  / Comunque curo i tigli Rit.

Rit. Ma in verità, non faccio proprio niente
Ma in verità, io son nullatenente
Non esco mai con gli scarponi
sono il re dei fannulloni

Ho sempre sonno / Non vado a lavorare
Mi piace il tonno / Non so se so remare
Sono un poltrone / Ed anche un indolente
Ho il fiatone / Sono un nullatenente

(eh – ah – uh, la colla…)

Inedita; presente sul demo “Sbagliandosi in para“, LMT/Carbone Records, nov. 1984. Voci: Ted e Phil. Musica: Bob e Ted. Testo: Ted e Phil.
Ted e Phil si alternano nella “botta e risposta” di questa canzone, variando voce e intonazione in modo farsesco. Nella penultima strofa, Nylon recitava le sue parti facendo, in sequenza, voci come brutte imitazioni di  Gassmann, Tortora, Bongiorno.
Il finalino de”La colla del Terrone”, specie di tormentone reggae utile per salutare gli amici in visita alle prove (il misero testo si risolve in una cantilena che fa “EH, AH, UH, / LA COLLA DEL TERRU’ – IH, AH, INO / LA COLLA DI PAUL SYNO, e così via fino ad aver citato tutti i presenti) viene “incollata” ala fine del brano e usata nei primi live per presentare i musici sul palco.