THE INCREDIBLE TED NYLON

qualcosa su un eroe del rock italiano

incredibletedVoluto da BRAVI SARTI, realizzato da FAXBOOKS, scritto da BOB & PHIL, sottoscritto da tutti i MISTOTERITAL, in esclusiva per l’LMT FANCLEB.

La storia dei Mistoterital è la storia dei tentativi di arginare Ted Nylon. Da questo postulato trae forza e origine l’agile fascicolo che avete fra le mani e che solo in parte scalfisce la montagna di materia trattabile, il colossale PARTO NYLONIANOCommossi e ilari, gli autori consegnano questa prima puntata del trattato del secolo a tutti coloro i quali, iscritti al FANCLEB o agnostici, ne vorranno trarre giovamento e scoreggie all’infinito.

Bob & Phil, marzo 1989
NON SCARMI IL TUO (ovvero: From outer space)
Nel lontano 1982 quando insieme frequentavamo le lezioni di italiano della prof. Andreoli, Ted Nylon diede un insuperabile saggio delle sue capacità creative confezionando una serie veramente incredibile di locuzioni che definire non-sense sarebbe quanto meno restrittivo e che avrebbero fatto la croce e la delizia di insigni studiosi del cervello umano (da cui la proposta neanche tanto campata in aria di donare il cervello di Nylon, novello Kaspar Hauser, alla scienza).
Uno di questi ‘testi‘ pubblicati piú tardi in tomo, recava come titolo Non scarmi il tuo e venne recitato ufficialmente la prima volta a casa di Mary Nara nello stesso 1982, presenti Aldo sei Caldo e Frank Acrilico*.
Interrogato anni dopo a proposito del (presunto) significato di tale locuzione ‘scarmi‘, evidentemente voce di una qualche forma verbale ‘scarmire‘ o ‘scarmare‘, Nylon si disse propenso a intenderla nel senso di “afferrare rapidamente, ghermire, un pezzo di carne macinata e fuggirsene via“, denunciando cosi la sua evidente provenienza da un altro pianeta, ciò che spiegherebbe molte cose a suo riguardo.

GLI AMICI SDEGNATI
Sempre nel fatidico ’82 Nylon e Rodiatoce (risucchiato dal vortice di stronzate che il suo collega era in grado di creare e di cui un po’ tutti i Mistoterital sono stati in diverse riprese vittime), giravano nella zona universitaria seminando il panico fra i loro compagni di corso e non fermandoli a qualunque altezza di via Zamboni e limitrofe e costringendoli ad ascoltare il resoconto delle ultime tre settimane di cazzate, che, essendo il ritmo produttivo assolutamente al di sopra della media consentita dal corpo umano, costituivano una vera e propria valanga che sommergeva l’attonito ed involontario spettatore**. Continuando questa saga piú o meno per tutto l’inverno e primavera inoltrata, circa a maggio nella mensa ribattezzata ‘Guerre stellari’ a causa della sua illuminazione avveniristica***, si verificarono ripetuti episodi di intolleranza nei confronti della strana coppia che si vide in almeno un’occasione negare l’accesso ai tavoli dove mangiavano le loro conoscenze e addirittura, mentre stavano per accomodarsi ad un tavolo occupato da due amici, questi ultimi si alzarono sdegnosamente per andarsi a sedere altrove.

BRIGITTE BARDOT
Era un sabato sera del 1985 quando nell’appartamento di via Agucchi 10 abitato all’epoca dalla strana coppia Nylon-Rodiatoce, si ritrovarono, oltre ai suddetti, anche Phil Anka, Archie Reddavid, Barchie Malone e Ronnie Shetland, i quali, in quelli che furono poi a posteriori definiti “i giorni del Pane (crutto) e delle rose“, vivevano di quelle piccole gioie che rendono una serata indimenticabile. Dopo una cena come al solito frugale, l’inesauribile Nylon propose di ascoltare una cassetta che era riuscito a registrare al “Baule dei suoni” e contenente colonne sonore di cartoni animati.
La musica iniziò pian piano il suo lavorìo, rendendo l’atmosfera quanto meno surreale dato il miscuglio di suoni e rumori di vario tipo che usciva dalle casse dello stereo di Nylon e che condiva in maniera esilarante la conversazione che intanto si svolgeva e che non poteva essere altro che contrappuntata dai vari guizzi sonori. •• Gradualmente il tutto si trasformò in un guazzabuglio verbo-sonoro che frastornò non poco i presenti ad eccezione naturalmente del buon Nylon che invece proprio allora iniziava la sua opera di istrione. La serata finì con gli sconcertati ospiti che scendevano le scale di corsa seguiti da Nylon che li rincorreva ancora con le sue scorribande verbali mentre in sottofondo un vecchio 45 giri suonava il brano “Brigitte Bardot” saltando sempre nello stesso punto.
Fu una delle volte in cui ci si rese maggiormente conto che l’opera di Nylon aveva assolutamente dilatato i confini del demenziale approdando al surrealismo.

IL PANE CRUTTO
Ai tempi di via Agucchi, un giorno Otis Rodiatoce porse al figlio un sacchetto contenente qualcosa di sottile e molto duro a forma di pagnotta. “Prendi, disse, e portalo a Nylon, lui lo mangerà di sicuro“. La sfida fu accettata, ma in un primo momento Ted sembrò titubante di fronte alla prospettiva di ingerire quello strano alimento e, malgrado le sollecitazioni continue di Rodiatoce, per un po’riuscì anche a farla franca, lui che aveva appena scritto “Mangio di tutto, che sia cotto o crutto“. Ma la costanza premia chi sa farne uso e fu così che in un weekend passato con Pap Pillon e senza Rodiatoce, il buon Nylon stretto d’assedio dalla fame cedette e mangiò quello che in futuro venne ribattezzato come pane “crutto” in omaggio ai versi sopra citati.
Il mito ne uscì rafforzato.•••

MERDA E DETRITI
C’é un’angheria peggiore di quella di dover raccogliere a piene mani da un water intasato un insieme di liquame organico e detriti (calcinacci e affini)? Si direbbe proprio di no, ma tuttavia accadde che, essendo per l’appunto intasato dai detriti che un’inetta ditta idraulica era riuscita a far cadere nel water di casa Nylon-Rodiatoce, la “tazza” era per l’appunto inservibile, tanto più che in diverse occasioni per coprirsi sia dagli sguardi indiscreti de gli inquilini del piano di sopra, sia per ripararsi dalla caduta dei calcinacci, i due avevano dovuto affrontare la delicata operazione di evacuazione con in testa una pentola.
Ma, si sa che al cul non si comanda e fu così che, spinto da necessità più che impellenti, Nylon usufruì dei servizi igienici, malgrado il divieto imposto.
La situazione peggiorò notevolmente e si fu costretti a ricorrere all’intervento della ditta che incaricò uno dei suoi uomini del degradante lavoro. Ma se lo meritarono; ci volle più di un mese e un’incazzatura di Rodiatoce perché il bagno tornasse ad essere veramente praticabile e quindi questa fu una sorta di vendetta anticipata, o meglio, un “previval” della vendetta.

IL GRAN ORCHESTRIERE DELLE VIVANDE
Ospitati in una sera di inizio Giugno nella accogliente e surreal dimora dell’amica Norma di Piverone, i Mistoterital si risvegliarono il mattino dopo con la consueta fame, ma invece del solito connubio cappuccino-brioss da consumarsi magari in un grill dell’autostrada sulla via del ritorno, trovarono la tavola imbandita di per un’abbondante colazione, il che contribuì non poco a renderli ben disposti nei confronti del nuovo giorno nonché della padrona di casa.
Ma, per uno di quei miracoli che Nylon declama in un testo dell’82 come “Più ne mangi e più ce n’é“, man mano che il tempo passava e le bocche ingurgitavano, nuove vivande si ammassavano sul tavolo da pranzo per la gioia degli occhi e del palato. Nylon si sentì subito rivestito come di un’autorità superiore conferitagli dalle occasioni di tal genere e iniziò molto neronianamente a guidare le danze in questo tripudio di felicità gastronomica, ergendosi solenne e maestoso ad orchestrare lo stillicidio delle vivande; finchè, giunto al prosciutto, e guardando i numerosi gatti che affollavano la sala, pronunciò la fatidica frase: “Siamo circondati da animali, mangiamo animali, …ma purtroppo siamo di margarina“.

IL PROCESSO NYLONIANO
Il curioso documento “LMT making the videoclip“, classico reportage del “dietro le quinte” durante le riprese per “SUSSIDIARIO“, mostra,in apertura,una scena in cui Steo della Bravi Sarti dorme riverso su una poltrona. In sottofondo, confusa tra i rumori, la voce di TED mormora: “…Perché è una triglia…sta facendo l’imitazione di una triglia… Beniamino Triglia, appunto.“.
Questo è un purissimo esempio di processo Nyloniano nella sua forma più comune, quella del Rialzo e/o Ribasso. Per associazioni illogiche di cui solo lui é capace (ha una capacità di combinazione tra fonemi, sememi e sostantivi da fare impallidire un IBM) Ted associa la guanciuta inquadratura di Steo ad una triglia.
Dice “è una triglia” creando un’identificazione dell’uomo con l’esemplare ittico. Allora, mentre il nostro occhio cerca di cogliere eventuali similitudini, Ted é già passato a “sta facendo l’imitazione..ecc…” spostando Steo in un ruolo di finzionecinematografica e la stessa funzione conativa ad un livello referenziale.
I nostri processi logici subiscono quindi una brusca accelerazione quando Ted conclude dando una precisa identità al personaggio (Beniamino Triglia, appunto). Sul nostro campo percettivo si trovano al termine sparpagliate quindi una quantità di chiavi per interpretare l’immagine di Steo senza che ci venga lasciata la possibilità di scagliere quella che preferiamo: le chiavi sono interdipendenti nella parziale illeggibilità,funzionano solo per contrasto (Steo è una triglia di nome Beniamino Triglia-che sta facendo l’imitazione di una triglia (o Triglia?) oppure (Steo è una triglia=anzi=sta facendo l’imitazione di una triglia_che si chiama= BENIAMINO TRIGLIA) e via di seguito in una miriade di combinazioni.
Già da questo piccolo esempio potremmo dichiarare che Ted Nylon è l’unico essere umano in grado di usare contemporaneamente tutte le funzioni del linguaggio (quelle teorizzate da Jakobson).

Nelle sue tecniche narrative è sempre presente un aspetto di “catastrofe del significato” che può declinarsi tramite:
1) una conclusione che forza il significato spostandolo sulla struttura della frase che diventa a sua volta significante: “ieri non avevo soldi per mangiare così sono andato al cinema e ho rivisto il vecchio King Kong però di pasta“)
Un gioco da fare tutti assieme: “il primo dice parole di animali,il terzo ne conviene“.
2) Prese di posizione assolutamente arbitrarie nei con fronti della materia trattata: di un dolcetto comprato in autogrill durante una trasferta, snobbato dalla band per tutto il viaggio perchè disgustosetto, Nylon, ritrovandolo all’arrivo sotto ad un sedile, dice : “Certo che “Ragusa Jubilee” l’ha fatta da padrone
3) di Phil Anka con i capelli tirati all’indietro dopo una doccia, dice “Così sembri un po’ GENOVIERE“. Bob, presente, che gi fa rilevare che “Genoviere” è una categoria riscontrabile solo nella sua testa: “Ma Ted, che cavolo vuol dire che somiglia a unGenoviere? ” il Nylon, seriamente convinto del diritto di cittadinanza di questo personaggino nei parametri del mondo reale, replica: “Ma…gli somiglia!“.
Questo modo di creare comparazioni, similitudini, rimandi e triple associazioni con/fra oggetti della realtà, tecniche di linguaggio, erudizioni poliedriche e funamboliche citazioni di cultura povera (grande uso viene fatto delle vecchie pubblicità e canzoni e trasmissioni televisive dell’infanzia della generazione diNylon, gli attuali ventottenni) diventa ancora più aggressivo nel momento in cui Tedha a disposizione poca “materia prima” su cui lavorare.
Un borgo toscano, appena intravisto dal pulmino, diventa “un po’ Leonardino“; una località con l’invitante nome di ATTIGLIANO diventa subito un personaggio che è un po’ barbaro (Attila…) e un po’ romano (la località è nel lazio) e che tratta malissimo tutti elargendo consigli non richiesti su come seviziare i parenti. Procedendo sempre per ampissimi luoghi comuni (per lui, Francia è sempre e comunque LEFIFI’/BAGETTE/TOUR- EIFFEL /BASCHETTO E BAFFETTI/ FISARMONICHE) estende poi queste tecniche ad altri sistemi di comunicazione: onomatopee che con un solo suono riassumono un periodo storico (chiedetegli di farvi la musichetta medioevale che accompagna sempre le sue visite a ruderi o chiostri) o caratterizzano le avventure un personaggio (presto uscirà per FAXBOOKS un suo lavoro sulle avventure di Lauro in Libia).
Non possiamo addentrarci,in questa sede, nella materia grafica prodotta Ted Nylon. Questo aspetto del suo delirare richiede approfondite speculazioni, che troveranno posto nell’inevitabile seguito di questo panfletto.

 

* Si dice che a Camden Town da un paio d'anni un rigattiere tenti in tutti i modi di liberarsi di un nastro registrato contenente parte delle session di "Scoreggiomania" e la versione integrale del 'read-in' del testo in questione. 

** Questa strategia sará piú tardi il pezzo forte dei Lestofinti (cfr. spettacolo di Legnano (1986). 

*** Naturalmente riferita alle conoscenze limitate dei due futuri Mistoterital 

• La lista forse é incompleta, ma al momento il compilatore non possiede elementi per ampliarla. 

•• Fu in quell'occasione che Phil Anka lanciò l'idea che dopo il rock, i Mistoterital si sarebbero occupati di quel genere musicale. 

••• Da non dimenticare che ai tempi in cui Nylon viveva nei pressi dell'appar tamento di Mary Nara, costei, sempre a corto di cibo nella dispensa, non aveva altro da offrire al sempre affamato amico, che della Citrosodina che, un po' a malincuore, ma non abba stanza da rifiutarla, Ted deglutiva come surrogato di ben più succulenti manicaretti....

Vimercato da Horace Boccabuona

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il primo dice parole di animali, il terzo ne conviene