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PREMIO BERTOLDO 2025

Premio internazionale della satira e dell’umorismo, seconda edizione.

Sabato 1 marzo 2025, h 17:30, Teatro Comunale di San Giovanni in Persiceto

LINO E I MISTOTERITAL hanno ricevuto il PREMIO BERTOLDO ufficialmente per essersi riuniti, ma udito il chiarimento in diretta sul palco, il Gran Cerimoniante Andrea Santonastaso lo ha fulmineamente trasformato in “Premio Scongelamento” 2025-per sempre, come dicevamo da bambini quando ci auto-nominavamo re del mondo. I Teritals infatti, come sanno i fansi più antichi, non si sono mai sciolti, al contrario, a fine secolo scorso si sono ibernati in attesa che qualcuno scoprisse un medicinale in grado di curare l’intolleranza al rock (comico o serio che sia) degli Italiani.

I L&MT non erano mai stati premiati e si deve a Giorgio Franzaroli, patron della manifestazione e devoto amico della band, se questo è avvenuto. Giorgio ha voluto riconoscere loro una nicchia ufficiale nell’esedra della musica italica, in quel particolare filone gusto misto-trota nato dai maestri della canzone umoristica e dissacrante, con in più una massiccia dose di autoironia e satira.

Ma l’evento di sabato scorso ha talmente destabilizzato il quieto vivere della bassa bolognese da procurare a Bob, Phil e Ted una sorpresa che mai avrebbero: ad attenderli davanti al teatro persicetano c’era Paul Syno in persona, armati di bacchette! La sua successiva presenza anche sul palco, dietro a una percussione decisa sul momento, ha reso talmente verosimili le versioni acustiche di “Sussidiario”, “Una Storia di Cebion” (con dedica a Paolo Benvegnu) e “Romagna Nostra” che un autentico BONGOSOUND 1984 ha vibrato nella sala per parecchi minuti.

Il cerchio si è chiuso, il quadrato si è denudato e il triangolo lo suonava, nascosti nell’ombra, un piccolo coniglio di bambù blu-ringhiera.

E così’ la vita va avanti, la bela la va al fosso e Lino e i Mistoterital fra un mesetto suoneranno a Bolzano con la line up aggiornata che comprende Martin Gala, Pier de Poul e Tim Tunita!

La mia massima ambizione

Ovviamente “Sbarbe della Bassa” sarà in scaletta nella esibizio a Bologna di domenica prossima. È un po’ come riportare a casa il proprio pangolino dopo tanto tempo. Ancora meglio sarebbe far riecheggiare questa songa a San Pietro in Casale, o Pieve di Cento, o Renazzo, o Spazzate Sassatelli, o Caselle di Crevalcore, o Pilastrello, o Baricella, o XII Morelli… Purtroppeee non ci sono più pazzi assessori o operatori culturali spericolati che possano metterci su un palco della Bassa Emiliana. I soldi? Ma i soldi non c’erano nemmeno allora. Quel che possiamo fare, nel frattempo è urlare tutti assieme in Piazza Lucio Dalla, il 6 ottobre: “SBARBE DELLA BASSA!!!

COM’E’ TRISTE VENANZIO 20/7/86

Quattro volte lacrime live a S. Venanzio di Galliera (BO)
Esibizio nr.42

Bob canta al meglio. Buona qualità complessiva (la verve fa dimenticare i numerosi castroni). Ted in forma sulle cazzate. Gianni Go al mixer. Presenti i Banaloidi.
Terzo concerto in un solo week-end, vincendo sul periodo piovoso. Prima di LMT, Paul Syno suona anche con la sua “Geremia Rock Band”. Quattro corde rotte nella serata. Ci sono luci potenti come in un presepio, Ronnie si trova al buio durante “Gira al Gommista”. Ma abbiamo le pistole ad acqua. Si chiude con classica “Gloria” nel cui coro si aggregano (vedi foto, da sin.): Frank O’ Forte, Ronnie, Ted, Mantovani, Phil, Paul, Bob, Ardiz, Lauro. Nascosti: Lou Maka e L’Ama. Canta anche Gianni Go, con un microfono dal mixer, perché quella sera era appunto in forze al service. Cena al Cral.

Tanto NUcleare Concert

19 – 7 – 86

Piazza centrale di Piacenza, sotto gli archi di Palazzo Gotico; concerto contro la centrale nucleare di Caorso (Mettiamo il tappo ad Arturo) organizzato da Giancarlo Dondi per D.P.

Bella atmosfera, bandiere rosse, militari che ballano, si fermano in parecchi. Piove solo alla fine. Ci esibiamo per un’ora e dieci.

“Vogliamo tanto Nucleare, per tenere accese tutte le cose che abbiamo in casa contemporaneamente! Vruuuu vruuuuu!”.

Una Canzone Nuova per LMT / seconda parte

Studio Battiferro gennaio 2008

Faccia da Server” procede, ma non è come ai tempi in cui quei sei fringuelloni di LMT si vedevano sempre e ne vendevano anche più del dovuto, accatastando spunti, bozze, testi, canicole. Fattostà che lo StudioBattiferro, situandosi a BoohLagna è il meglio che si può avere di questi tempi in cui i Lini hanno vite e magioni e famiglie sparse qua e là sulla focaccia terrestre.

Dopo la pista ufficialina del Basso di Ronaldo Shetland, abbiamo la sistemazione delle percussioni di Job Steve Cotton, che riesce a fare una rapida puntata dietro ai vetri gestiti da Staccato Demps e Paul Syno. Steve è impeccabile come al solito e drizza con decisione la colonna vertebrale ritmica del brano. Giunge purtroppo notizia che Lauro O’ Cardighan non riuscirà ad inserirsi nella finestra temporale delle registrazioni a lui destinata, poichè l’azienda di cibo-tainement per cui lavora a Londra lo ha nominato responsabile del lancio di un nuovo panino, il “Sandwich dell’Emiro” (pane, datteri, cipolla, cdurren, salsa di martora con una camera d’aria per contorno), ovvero un piatto pensato per distendere le tensioni fra l’Occidente e il quartiere Forcella di Napoli.

E dunque tocca a Bob Rodiatoce palesarsi nei Battiferro finchè è caldo. Nel frattempo a Paul è giunto, via PostaMista (un sistema che recapita plichi all’interno di insalatone di stagione, con funghi e grana), un demo artigianale di Anka, con una traccia provvisoria del testo, da esso eseguita e una proposta di armonica. Però il titolo della canzone è cambiato in “Bar Ossessione”.

Con efficienza da genoviere, Staccato Demps assembla il materiale esistente cosicchè Bob può registrare le sue piste di chitarra. Ne fa una elettrica e una acustica e viceversa, poi di nuovo e Paul Syno deve indovinare in qual mano è nascosta l’una e in quale l’altra. I bravi Terital stendono una forma di canzone definitiva lasciando lo spazio per assolini e variazioni, tanto che Rodia riparte soddisfatto per Bulizano. Nei giorni seguenti Syno ottempera un ennesimo cd-demo per Ted Nylon, che così può inventarsi qualcosa da schiaffare a metà canzone.
Ma mentre aspettate, eccovi un altro frammento del lavoro in sala di registrazione, rubato con l’inganno da una formosa iscritta al Fancléb di LMT e subito a noi recapitato. Ascoltate mò cliccando qui.

OLD BROWN TAPE

 

Addio cassette

La notizia e’ di quelle che ci fanno sentire in lutto.
Pare che stavolta le care vecchie MUSICASSETTE escano davvero dal club dei prodotti degni di stare sul mercato. Niente piu’ nastrini quindi. Soppiantati dai CD e dagli MP3 e relegati ormai negli scaffali piu’ polverosi dei negozi, li vedremo sparire definitivamente. cassette 3 (con Polso)

Non vendono piu’ e quindi cessano di esistere. Ma per noi rockettari piu’ o meno quarantenni questa e’ una faccenda che fa piangere il cuore. Noi che abbiamo riempito CENTINAIA di C46 , C60 e C90 con i nostri brani a guisa di demo-tape ci poniamo la domanda: come potranno esserci DEMO senza TAPE? E’ terribile!

Paul Syno

 

Bongo Studios

LMT-bongos85Dal 1983 al 1987 i Teritals fanno le prove nei Bongo Studios, a Casa Syno. In queste occasioni la sala prende anche il nome di Epol III. Ecco alcune precisazioni storiche del tenutario, il polistrumentista in ciabatte Paul Syno.

«Ma di preciso poi a cosa servono?»
Questo ci chiedevamo io, Frank O’Forte e Lou Maca mentre tappezzavamo le pareti della mia soffitta con i cartoni da uova. Ma sapevamo che il rock provinciale comincia da lì.
Dopo di che San Pietro in Casale non fu più un semplice paese della bassa bolognese ma piuttosto un nuovo villaggio per la tribù dei rockettari incalliti come Liverpool nei passati sessanta o Seattle nei novanta non ancora giunti. Eh sì, perchè era l’ottobre del 1984.

Da allora in poi, prove e registrazioni ai Bongo Studios (la soffitta non più soffitta) con band giovanili chiamate Caz Tinfrega, Banana Boys, Mega Lerz e via dicendo…..
Ma di cosa parlo? Beh, parlo dell’inossidabile Bongo-Sistema di creare dei brani che, nonostante il susseguirsi delle mode e lo sviluppo della tecnologia è sempre rimasto quello.
Tanto per cominciare: la batteria va registrata con un solo microfono appoggiato sul pavimento a 13 centimetri di distanza fra cassa e rullante. Il riverberaggio naturale sarà fornito dal suono che rimbalza sui travi datati 1890.

Seguono chitarra e voce in esecuzione contemporanea sulla medesima pista del registratore. Poi basso e seconda voce (sempre all together) e infine nella quarta e ultima pista eventuali cori o tastierino aggiunto. Quattro piste e buona grazia.
Il tutto mixato in pigiama nell’arco di mezz’ora prima che il brano perda di attualità.
Seguiranno altri Bongo-Rudimenti di registrazione risparmiosa nelle prossime puntate.

Vimercato da Paul Syno