Da una finestra su Leonard Avenue risuona a manetta l’intero album “Altri Nani”
Straniamento sentire urlare a pochi isolati da Harvard Yard:
“Sbarbe della bassaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!”
Take care (ComidaDemama)
Carissimi, se andate sull’home page di MusicalNews.Com, sulla parte destra trovate la Top 5 ovvero sia i cinque articoli piu’ letti dell’ultimo mese: stamani e’ entrata in classifica l’intervista a Roberto Grassilli a.k.a Phil Anka.
Tralasciando le battute che si potrebbero fare, voglio seriamente richiamare la vostra attenzione su questo episodio: alla faccia delle varie Jennifer Lopez e Gigi D’Alessio, il pubblico ha dimostrato di avere ancora voglia di Mistoterital e della loro indubbia ed inossidabile originalita’ comunicativa.
Credo che una seria riflessione su questo vada fatta ….
Giancarlo Passarella
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Stamattina sulla scatola delle merendine Ragusa Jubileé che stavamo gustando a colazione c’era stampato questo messaggio segreto proveniente dall’ufficio stampa di Giancardo Passarella, il noto speculatore pan-artico:
“Con tremendo ed incomensurabile orgoglio (ed anche un pizzico di malcelata invidia), vi annuncio che l’intervista che vi riguarda ha sfondato quota 1000 lettori: se consideriamo che e’ stato messo on line il giorno 26 Settembre alle ore 11:40:11…” (ecc…)
A quel punto squilla l’Esafono di servizio ed è Lauro O’ Cardigan, dall’Inghilterra in Casale, che dice di aver ricevuto pure lui un messaggio che iniziava così: “anche se tu rimani nella terra della Perfida Albione, noi qui sogniamo ancora le atmosfere naive che la tua band ha creato…”
C’è qualcosa di profondamente sbagliato in tutto questo e ne andiamo fieri (disse Pascutti vestito da pigna).
Attenzione: il presente post è per la minoranza di lingua terital, un exclave con una strana storia di autopersecuzione che dura da circa 25 anni. A coloro che nutrono giustissimi pregiudizi nei confronti di Lino e i Mistoterital si consiglia di non leggere qui sotto, o di leggere solo la terva vocale di ogni parola. Grazie a Macchianera per la sensibilità dimostrata verso il dialogo fra culture così differenti.
Vi aspettiamo domenica pomeriggio, dai, sparate col Molgorino! Fateci compagnia!
ps: la chat IRC utilizzata è quella su orion.azzurra.com – canale: #radionation
il canale streaming Radionation1 è: http://www.radionation.it:8080/
A una convention di fanzinari, riuniti a Firenze da quell’incosciente diGiancarlo Passarella (il Tommy Fanzinato a cui diversi undergrounders del rock italico devono un grazie), l’Omone che-non-é-più-un Omone collide con Nylon, Shetland e Anka, parlando casualmente (?) di Ollio e Stanlio. È come digitare una password: i rispettivi, deliranti database si aprono uno all’altro, la vicenda Lino e i Mistoterital si connette con quella personale di
Davide Sapienza creando una tempesta magnetica di ridondanze, i cui effetti verranno patiti lungo quasi tutto il decennio degli Ottanta. In quella fase, Davide si presenta come un emissario segreto dell’Isola di Smeraldo.
È un adepto e la sua devozione é naturalmente gratuita: Irlanda e U2 sono ancora lungi dal diventare di moda; lui, come noi, segue le tracce pulsanti di qualcosa in grado di scaldarci il cuore. Veniamo da anni freddi, piombati, disillusi, ma abbiamo una disponibilità da ventenni, un bonus di generosità da spendere senza tanti calcoli. Siamo disposti a credere anche al Live Aid di Bob Geldof.
Davide vuole subito molto bene ai Mistoterital e loro ricambiano, come é nella loro natura, eccedendo. Non molto tempo dopo, il bravo monzese si trova a fare cori beatlesiani sotto la pioggia, sulla Torre degli Asinelli, a Bologna.
Nel 2004 Ben Tornato, grazie alla profonda aderenza del fenomeno U2 e dintorni, dà il via a “Fire“, pubblicazione difficile da definire, incrocio di esperienze, talenti, desideri. Ci scrivono sopra e ci disegnano anche iMistoterital (Il Sapienza chiede ad Anka qualche disegnetto in tema rockettaro, e di buttare giù riflessioni sulla “vita da rocker” che cavalcavano in giro, fra Feste dell’Unità e clubbini alternativi). Fire arrivava per posta: si apriva la busta e si inalava la purezza del prodotto. i volti sobri degli artisti ammirati e rispettati nel “giro” LMT, l’effetto quadernino, liscio, sotto le dita. L’urgenza di comunicare con chi pregustava l’arrivo dell’albo irradiava in pochi istanti quel piacere volatile di sentirsi un privilegiato. Uno che condivide, uno che sa. Le pagine di Fire sono state fra le prime ad accorgersi di Lino e i Mistoterital, della loro disarticolata voglia di esporsi. A ben vedere, questo potrebbe essere perseguibile: credo esistano un paio di codicilli civili sul vilipendio alle casse armoniche dello Stato. Però fu vero amore. Davide parlava con entusiasmo di noi, che a nostra volta propagandavamo Fire in ogni consesso. Questo giornale indipendente ha accompagnato i grandi spostamenti emotivi di molti fra coloro che condividevano un modi di sentire di quegli anni. Credo che Davide, the founder, abbia tessuto il prezioso fascicoletto attorno alle sue/nostre domande, alla sua/nostra fame di verità. Poi, quando il bozzolo si stava solidificando troppo, lo ha esploso e ne è uscito da persona nuova, continuando ad evolversi altrove, in uno spazio 3D di aria e monti e sulle pagine libere dei suoi libri.
Due mesi fa il Fansiere Papino mise su un post che citava e omaggiava una delle canzoni più (miserabili) amate di LMT. Trattavasi di un vero e proprio onomastico, quindi avremmo dovuto linkarlo immediatamente qui nell’ufficialità più bizantina, ma avvenne che un Tupolev di Dover (il buon formaggio da spalmare). Così ci passò di mente e cannammo l’occasione di unirci alla famigliola padovana per tali, tanti, sentiti auguri al nostro tostapane nazionale. Ripariamo con questa citazione ritardata e vi rimandiamo a quel post delle scorso novembre, che ci rende edotti di quanto segue:
a) – Pippo Sequioia è un anacarde.
b) – Esistono persone più sfasate dei Mistoterital, dei parenti dei Mistoterital, dello stretto entourage dei Mistoterital, dei fans storici dei Mistoterital: i fansi postdatati dei Mistoterital. Ovvero le persone che li hanno scoperti dopo, addirittura i bambini che nemmeno erano ancora stati prodotti ai tempi dei live-act della band.
c) – I fansi del “Tostapanino Valzer” sono ovunque, anche in dignitose capitali straniere.
d) – Non solo il “Tostapanino Valzer” è oggetto di cover da parte di altre band, ma ne esistono anche le prove. Sempre grazie al papipost di cui sopra, scopriamo che i le prove“>BWP dell’Isola d’Elba l’hanno inclusa in una loro antologia del 2001. Ora abbiamo provato ad ordinarne il cd, vi sapremo dire.
e) – Pippo Sequando ha smesso di essere mio padre e ora connette gallette di nutria.
La segreteria della LMT Foundation e del Fancleb augurano a tutti gli sparvieri della subalternità un degno periodo di ferie e di esercizi spirituanti. Vi segua per tutte le vostre vacanze il pensiero certo della nostra ridondanza ora et semper. E ricordate: acqua brillante, acqua brillante, acqua brillante.
LMT nei newsgroup
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Original FormatData:1993-05-21 04:37:07 PST
Jacopo Andreose scrive:
>48 (morto che parla) […]
AAAAGHHH !!!! NOOOOO !!! E` 47, IL MORTO CHE PARLA !
A Napoli, quantomeno, patria della Smorfia…
47, che poi a Napoli e` un numero dal significato assai profondo,e che puo` indirizzare nella direzione giusta.
Almeno per chi deve andare da Piazza G.B Vico a Piazza Immacolata (o viceversa, o tratti intermedi), quando non c’e` sciopero, o troppo traffico, o affollamento disumano, o… Per quanto riguarda poi Alessandro Forghieri, si ricordi che e`proprio inutile cercare di trovare la Domanda Fondamentale (come ho gia` scritto quando ho completato l’esposizione del pensiero
di D. Adams al riguardo) a cui la risposta e` 42. Possiamo si` lambiccarci con ipotesi tipo “Quanto fa 6 x 7”, o “Che autobus, a
Napoli, va da Piazza Immacolata alla stazione passando per il Museo”, o “Qual e` la misura perfetta, in pollici, del membro virile” (sai che dramma, se fosse questa…), o “Quante strade deve percorrere un uomo prima di poter essere chiamato uomo”; ma non riusciremo a trovare la Domanda. Perche’ non e` possibile, o quantomeno appare molto, molto improbabile, che si possano conoscere la Domanda e la Risposta nello stesso Universo.
🙂 🙂 🙂 🙂
Saverio
==Saverio Cittadini, Logico Irrazionale
“Sette, quattordici, ventuno, ventotto
questa e` la storia di Paperotto…”
(Lino e i Mistoterital, ripresa da una filastrocca popolare)
la scheda dedicata a LMT da Andrea Tinti
Mettiamolo subito in chiaro, i Lino E I Mistoterital non hanno raccolto assolutamente quello che hanno seminato. Il gruppo è senza ombra di dubbio uno degli ensemble cardine della scena bolognese di fine anni ottanta. Chiarito questo “dettaglio” possiamo iniziare.
La band nasce nella primavera del 1983 sui banchi del D.A.M.S. dall’incrocio di sguardi tra Bobbi ‘Bob Rodiatoce’ Gualtirolo (chitarra ritmica), Roberto ‘Phil Anka’ Grassilli (voce, armonica) e Francesco ‘Ted Nylon’ Garbari (voce, tastiere e mandolugo). Le prime prove si svolgono in un garage del quartiere ‘Fossolo’ ed al terzetto si aggiunge Vincenzo ‘Ronnie Shetland’ Guidetti (basso), seguito qualche mese dopo, in occasione del primo concerto ufficiale, da Stefano ‘Paul Syno’ Marmocchi (batteria). La base operativa si sposta nella bassa emiliana.
I Lino attingono dai germi del rock demenziale e lo tirano per i capelli, ci infilano dentro i ricordi infantili, i Beatles, frammenti di satira, schegge impazzite di realtà e geniali caricature. La band si appresta a realizzare il primo demo-tape. “Sbagliandosi In Para” viene registrato a San Pietro In Casale da Go Gianni Go (che collabora anche in qualità di chitarra, tastiere e cori) e contiene già alcuni degli hit della band. “Una Storia Di Cebion”, “Tienti Le Tue Trote”, “Se Son Storie Di 20 Anni Fa” e “Pierdime Hesta Noche”, sono solo alcuni dei brani entrati nella leggenda. Il nastro comincia a circolare di mano in mano, i Lino E I Mistoterital sono già un caso.
La band si allarga con l’ingresso di Lauro ‘O Cardigan’ Govoni (chitarra solista) ed inizia le registrazioni del secondo demo. “Il Prosciutto E Il Cane” continua a scavare tra i ricordi, gag e frasi così lucide da gettare nello sconforto. “Sbarbe Della Bassa”, “Atollo K”, “Paul Weller È A Riccione”, “Maledetta Domenica”, “Sussidiario (Crescentina Rap)” e “Videodipendenza”, sono le canzoni di punta di uno storico nastro.
L’anno dopo, il 1987, i Lino chiudono la trilogia delle musicassette con “Max Lo Smilzo”, un mini demo-tape con sei pezzi , tra cui “John Wayne” e “Cacca Cacca (Ma Ve Lo Dico)”. Nello stesso anno partecipano alla prima edizione di ‘Arezzo Wave’ e compaiono con un brano nel doppio lp pubblicato dalla EMI. Nel frattempo Paul Syno ha abbandonato, sostituito, dopo alcuni batteristi di passaggio, da Stefano ‘Steve Cotton Job’ Giobbi.
La band produce un programma radiofonico in due puntate, “Se Son Storie Di Vent’Anni Fa”, per conto di Rai Stereonotte, improntato sulla vita dei Beatles e partecipa a “D.O.C.”. I Lino sono ormai maturi per il debutto discografico, che arriva grazie alla River Nile/Ala Bianca di Modena. “Bravi Ma Basta” (1988) contiene undici tracce prese a prestito dai precedenti demo e dalla nuova produzione della band. Paul Serry dei Party Kidz suona il pianoforte in due canzoni e il disco è dedicato all’ispettore Jacques Clouseau. Purtroppo però i suoni levigati del 33 non rendono giustizia alla carica devastante che il gruppo ha dal vivo. I fan rimangono leggermente delusi. Viene anche girato un video-clip di “Sussidiario”, inserito in versione laser disc nei video juke-box sparsi per la penisola, ma tutto ciò non arresta l’inizio di una fase dura per i Lino. Il mancato successo commerciale agisce negativamente sullo spirito del gruppo.
Il biennio ‘89/’ 90 si salva grazie a concerti memorabili e al nuovo contratto discografico stipulato con la Diva Records. I Lino partecipano al ‘Primo San Scemo’ ed appaiono sulla relativa compilation. In dicembre del ‘90 entrano in studio per registrare il secondo lp. “Altri Nani” (1991) è un deciso passo in avanti rispetto al debutto. I Lino diventano il nano Eschilo, il nano Cantalo, il nano Gonfialo, il nano Nordico, il nano Suonalo e il nano Rullalo. Tra gli ospiti nuovamente Paul Serry, David Bisetti, personaggio conosciutissimo in città, tra l’altro, per una pettinatura alla ‘Martin Gore’ dei Depeche Mode, la Banda Osiris e la sezione fiati dei Typhorns. Il disco, impeccabile nel suo svolgimento, manca, come per “Bravi Ma Basta”, della verve tipica del gruppo. Anche in questo caso le vendite non confortano gli sforzi fatti. Nascono le prime increspature tra la band ed il management. I Lino E I Mistoterital entrano in uno stato crio-vegetativo nel dicembre ‘91. Guardandosi alle spalle rimangono oltre duecento concerti, un fancleb con centocinquanta iscritti, una fanzine uscita per tredici volte, tre storie a fumetti disegnate da Grassilli, di cui un paio pubblicate su ‘Alter Alter’, svariati brani eseguiti da colleghi, un paio di gruppi con un nome ispirato alla band bolognese e una originalità troppo spesso relegata con faciloneria nell’ambito della musica demenziale.
Tra il mago Zurlì e la tv dei ragazzi, tra il rock’n’roll e lo yuppismo imperante, tra la cultura pop e la scena underground. Il rimpianto è forte, la malinconia supera il livello di guardia. Dove cavolini siete finiti?
Discografia
Album
Bravi Ma Basta
(Rivel Nile/Ala Bianca/EMI) (LP – 1988)
Altri Nani
(Diva Records) (LP/CD – 1991)
Compilation
Arezzo Wave ‘87
(EMI) (2 LP copertina apribile – 1988)
con il brano “Una Storia Di Cebion”
San Scemo 1 Festival Della Canzone Demenziale
(Mercury/PolyGram) (LP – 1990)
con il brano “Sussidiario”
Sobbollo nel mio lardo qui negli uffici della LMT Foundation di Piazza Nichelino. Credevo di trovarmi sommerso di nuovo, in realta’ tutto tace… I nostri Teritals stanno o non stanno organizzando un rientro? E dove e come? E applicheranno la regola del “dentroefuori” (vedi G. Arghan, “Fenomenologia della Sbagliart) ? In effetti diverse mail con questo quesito mi sono giunte, ma posso per ora assicurarvi che, per ragioni puramente di sinopsi usurate e senilita’ galoppante, ancora nulla di concreto é stato messo in pista. Ma si sta ragionando, vi assicuro.
Avete letto la scheda del Tinti su LMT per l’enciclopedia del Rock Bolognese? Per quel che mi riguarda, non avessi il dubbio che in realta’ e’ il liquefarmi per la calura, potrei ammettere di essermi commosso.
Grazie e Piretri a Tutti