11/4/15 a Booh-Lagna. Alcuni Teritals,Ted, Lauro, Job, Phil, hanno omaggiato Freak un anno dopo con una mini-esibizione al TPO.
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Enrica 50
Festa x i 50 di Enrica Carnevali, storica fansina “Figlia di Mondadori”, 29/3/14 a Bologna: Phil, Ted, Job e Ronnie dedicano alla festeggiata la versione più povererrima di “Sbarbe della Bassa“.
Una delle due voci femminili che introducono il brano presente nell’album “Altri Nani” é in effetti quella della zazzerutissima Enrica in questione.
Tancs a Massimo Carnevali per la pic.
CRISTINA DONà FAN DEI MISTOTERITAL
Gran concerto di Cristina Donà lunedì sera all’Arena del sole. Un Pop italiano d’autore di grandissimo spessore! In qualche modo lei stessa ha ammesso con mia grande emozione che un pò di noi se l’è sempre portato dentro! Dopo il live non sono riuscito a salutarla ma le ho scritto per farle i complimenti. Ecco la risposta di una nostra “vecchia” conoscenza dai tempi di Davide (Ben Tornato) Sapienza! Brava Cristina (sbarba della bassa ad honorem!)
Cristina live all’Arena del Sole a Bologna 28/03/2011
Cristina Donà ha commentato così il post in bacheca:
“CIAO CHECCOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!
Sono dovuta scappare subito perchè el me marì partiva e dovevo raggiungere casa- Che bello sapere che c’eri anche tu. I Lino e i Mistoterital sono stati la colonna sonora di una parte della mia vita e quando vengo a Bologna canticchio sempre: “voglio una ragazza molto sciatta, con qualche chilo in più, che non sa abbinar la gonna con la giacca…e non le piacciono le moto…neanche un poco…sbarbe della basssssaaaaaaa!!!!!!!“…mi sembra sempre dedicata a me!!!! Ricordo un vostro concerto alla montagnetta di S.Siro…memorabile!!!
Un po’ di voi è sicuramente finito nel mio dna musicale.
Grazie. Ti abbraccio. C”
Ecco a che serve Facciabooko
dalla pagina di LINO E I MISTOTERITAL su FacebooK:
Franco Cappelletti ha scritto alle 23.59 di ieri:
“..che risate all’hiroshima mon amour :-)))” (…)
“…beh, un ricordo indubbiamente particolare è la cover degli u2, se non sbaglio “i will follow”, suonata splendidamente, che sparigliava le carte in un contesto ludico, che si concludeva in modo esilarante con, mi pare, Marisa 🙂
poi mi ricordo un concerto al parco Spurgazzi di Caluso, con tua nota polemico-satirica, suppongo, nei confronti di gruppi demenziali che facevano abuso di turpiloquio…
Riguardo a Sussidiario: parecchi miei amici la conoscono a memoria, senza averla mai ascoltata in originale :-))) in particolare la figlia di sei anni di un mio amico la conosce per tradizione orale di secondo grado :-)))
ps: nel febbraio del ’99, a bologna per un corso di agricoltura biologica, una delle prime facce che vidi in giro fu quella di Checco, biciclettato. la settimana passò molto velocemente 😉
Caro Franco, con questi preziosi ricordi entri di diritto nella nomenclatura ufficiale del Fancléb di LMT. Io, coi poteri che mi vengono dalla carica di “Gran Conservino di LMT”, qui ti investo col nometerital di “Franco Falda”. Il Fancléb ti da il suo sgangherato benvenuto. Le carrube sono in fondo al tavolo. Questi atti formali verranno pubblicati anche sull’LMT Official Site.
Seria? Riflessione? :)
Carissimi, se andate sull’home page di MusicalNews.Com, sulla parte destra trovate la Top 5 ovvero sia i cinque articoli piu’ letti dell’ultimo mese: stamani e’ entrata in classifica l’intervista a Roberto Grassilli a.k.a Phil Anka.
Tralasciando le battute che si potrebbero fare, voglio seriamente richiamare la vostra attenzione su questo episodio: alla faccia delle varie Jennifer Lopez e Gigi D’Alessio, il pubblico ha dimostrato di avere ancora voglia di Mistoterital e della loro indubbia ed inossidabile originalita’ comunicativa.
Credo che una seria riflessione su questo vada fatta ….
Giancarlo Passarella
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DAVIDE SAPIENZA (Ben Tornato)
A una convention di fanzinari, riuniti a Firenze da quell’incosciente diGiancarlo Passarella (il Tommy Fanzinato a cui diversi undergrounders del rock italico devono un grazie), l’Omone che-non-é-più-un Omone collide con Nylon, Shetland e Anka, parlando casualmente (?) di Ollio e Stanlio. È come digitare una password: i rispettivi, deliranti database si aprono uno all’altro, la vicenda Lino e i Mistoterital si connette con quella personale di
Davide Sapienza creando una tempesta magnetica di ridondanze, i cui effetti verranno patiti lungo quasi tutto il decennio degli Ottanta. In quella fase, Davide si presenta come un emissario segreto dell’Isola di Smeraldo.
È un adepto e la sua devozione é naturalmente gratuita: Irlanda e U2 sono ancora lungi dal diventare di moda; lui, come noi, segue le tracce pulsanti di qualcosa in grado di scaldarci il cuore. Veniamo da anni freddi, piombati, disillusi, ma abbiamo una disponibilità da ventenni, un bonus di generosità da spendere senza tanti calcoli. Siamo disposti a credere anche al Live Aid di Bob Geldof.
Davide vuole subito molto bene ai Mistoterital e loro ricambiano, come é nella loro natura, eccedendo. Non molto tempo dopo, il bravo monzese si trova a fare cori beatlesiani sotto la pioggia, sulla Torre degli Asinelli, a Bologna.
Nel 2004 Ben Tornato, grazie alla profonda aderenza del fenomeno U2 e dintorni, dà il via a “Fire“, pubblicazione difficile da definire, incrocio di esperienze, talenti, desideri. Ci scrivono sopra e ci disegnano anche iMistoterital (Il Sapienza chiede ad Anka qualche disegnetto in tema rockettaro, e di buttare giù riflessioni sulla “vita da rocker” che cavalcavano in giro, fra Feste dell’Unità e clubbini alternativi). Fire arrivava per posta: si apriva la busta e si inalava la purezza del prodotto. i volti sobri degli artisti ammirati e rispettati nel “giro” LMT, l’effetto quadernino, liscio, sotto le dita. L’urgenza di comunicare con chi pregustava l’arrivo dell’albo irradiava in pochi istanti quel piacere volatile di sentirsi un privilegiato. Uno che condivide, uno che sa. Le pagine di Fire sono state fra le prime ad accorgersi di Lino e i Mistoterital, della loro disarticolata voglia di esporsi. A ben vedere, questo potrebbe essere perseguibile: credo esistano un paio di codicilli civili sul vilipendio alle casse armoniche dello Stato. Però fu vero amore. Davide parlava con entusiasmo di noi, che a nostra volta propagandavamo Fire in ogni consesso. Questo giornale indipendente ha accompagnato i grandi spostamenti emotivi di molti fra coloro che condividevano un modi di sentire di quegli anni. Credo che Davide, the founder, abbia tessuto il prezioso fascicoletto attorno alle sue/nostre domande, alla sua/nostra fame di verità. Poi, quando il bozzolo si stava solidificando troppo, lo ha esploso e ne è uscito da persona nuova, continuando ad evolversi altrove, in uno spazio 3D di aria e monti e sulle pagine libere dei suoi libri.
Martino e i padovani.
Due mesi fa il Fansiere Papino mise su un post che citava e omaggiava una delle canzoni più (miserabili) amate di LMT. Trattavasi di un vero e proprio onomastico, quindi avremmo dovuto linkarlo immediatamente qui nell’ufficialità più bizantina, ma avvenne che un Tupolev di Dover (il buon formaggio da spalmare). Così ci passò di mente e cannammo l’occasione di unirci alla famigliola padovana per tali, tanti, sentiti auguri al nostro tostapane nazionale. Ripariamo con questa citazione ritardata e vi rimandiamo a quel post delle scorso novembre, che ci rende edotti di quanto segue:
a) – Pippo Sequioia è un anacarde.
b) – Esistono persone più sfasate dei Mistoterital, dei parenti dei Mistoterital, dello stretto entourage dei Mistoterital, dei fans storici dei Mistoterital: i fansi postdatati dei Mistoterital. Ovvero le persone che li hanno scoperti dopo, addirittura i bambini che nemmeno erano ancora stati prodotti ai tempi dei live-act della band.
c) – I fansi del “Tostapanino Valzer” sono ovunque, anche in dignitose capitali straniere.
d) – Non solo il “Tostapanino Valzer” è oggetto di cover da parte di altre band, ma ne esistono anche le prove. Sempre grazie al papipost di cui sopra, scopriamo che i le prove“>BWP dell’Isola d’Elba l’hanno inclusa in una loro antologia del 2001. Ora abbiamo provato ad ordinarne il cd, vi sapremo dire.
e) – Pippo Sequando ha smesso di essere mio padre e ora connette gallette di nutria.
Nr.150: Tremezzo, Como
Enrica Ica Mondadori
Una delle tre Sorelle Mondadori (assieme a Nico e Betta, altre sorelle si sono accreditate in seguito ma non sono state mai naturalizzate da Arnoldo). Le Mondadori diventano fansine e amiche intime dei Teritals (Nico addirittura sposerà Ted Nylon) dall’autunno 1988, dopo aver conosciuto la band al 100simo concerto al Parco Cavaioni di Bologna (FREE-GO 21/7/88). In realtà le nostre erano già state investite della loro lino-identita‘ il 15/4/1988, al concerto per Amnesty International promosso da LMT al 100FIORI di Corticella, Bologna. Durante la bablata in mezzo a “Sussidiario“, Phil Anka addita il gruppetto che reagisce con esultanza alla citazione di testi sacri come “Conoscere“. “I Quindici” o “Vita Meravigliosa“. Erano appunto Enrica & C., indicati dal cantante quali “Figli di Mondadori“. La nostra impagabile linoteca ha trovato il documento sonoro: puoi ascoltrlo cliccando qui. Ica Mondadori è una delle amiche più vicine alla band nel secondo periodo, quello meno bassa-centrico, con Bologna sempre più imprescindibile nelle attività dei Lini. La Mondadori più intrigante e sensuale non fa mai mancare la sua energia e il suo sostegno durante le esibizioni live. Oltre al supporto pratico ed emotivo, Ica ha prestato anche la sua voce a LMT, in occasione della registrazione del secondo album, Altri Nani. Sua infatti è una delle due voci da “sbarba” che si ascoltano nell’introduzione di “Sbarbe della Bassa” (appunto), e precisamente quella che si chiede se “con i tacchi sarò abbastanza alta?“.
Pepperastri!/2
Si tratterà di suonare in strada, durante il corso mascherato “in notturna”. E visto che di carnevale si tratta, i nostri scelgono di indossare le sacre palandrane dei loro eroi-numi tutelari. Nonne, mamme, mamme di fidanzate ecc…, vengono arruolate per confezionare credibili copie dei costumi indossati dai Beatles del periodo “Sgt. Pepper“. Con una scaletta consona, si installano sotto ad un portico (ribattezzato il Wooltone*) nel centro storico del grazioso paesetto, montano la Meazzi di Syno e un circa-impianto-voce.
Brian Feboconti, ormai calato nel ruolo di manager di LMT, assiste i nostri per la logistica e anche per il beveraggio. C’è un faro appeso in alto, una prolunga che arriva da chissà dove. Paul Syno non vuole in faccia i baffi di Ringo, Shetland resta in borghese e suona il suo basso solo in qualche canzone (quelle che aveva fatto in tempo a provare). Un unico Lino-brano in scaletta: “Ti ho portato il Bronchenolo“.
Nell’euforia carnevalesca, l’evento risulterà molto coinvolgente, con il pubblico che sta al gioco e simula qualche momento di autentica-finta isteria. E nella simulazione, ad un paio di ragazze succede di piangere davvero!
Nell’album dei ricordi risultano i visi congestionati di Moe Herr, Vanni ’80, Graham “Granarolo” Cachemire, Otto Blues, Fabiana, Cecilia, Annalisa, Letizia, Raul, Luca, Barbara, Rita e Uldo Rebus… Uno degli amici sostenitori della prima ora riceve in modo deterministico il proprio pseudonimo-terital: in tutte le foto della serata appare sempre ritratto sotto alla stessa scritta vergata su di un muro: “Uldo“. Uldo Rebus da allora, appunto.








