la scheda dedicata a LMT da Andrea Tinti
LINO E I MISTOTERITAL
Mettiamolo subito in chiaro, i Lino E I Mistoterital non hanno raccolto assolutamente quello che hanno seminato. Il gruppo è senza ombra di dubbio uno degli ensemble cardine della scena bolognese di fine anni ottanta. Chiarito questo “dettaglio” possiamo iniziare.
La band nasce nella primavera del 1983 sui banchi del D.A.M.S. dall’incrocio di sguardi tra Bobbi ‘Bob Rodiatoce’ Gualtirolo (chitarra ritmica), Roberto ‘Phil Anka’ Grassilli (voce, armonica) e Francesco ‘Ted Nylon’ Garbari (voce, tastiere e mandolugo). Le prime prove si svolgono in un garage del quartiere ‘Fossolo’ ed al terzetto si aggiunge Vincenzo ‘Ronnie Shetland’ Guidetti (basso), seguito qualche mese dopo, in occasione del primo concerto ufficiale, da Stefano ‘Paul Syno’ Marmocchi (batteria). La base operativa si sposta nella bassa emiliana.
I Lino attingono dai germi del rock demenziale e lo tirano per i capelli, ci infilano dentro i ricordi infantili, i Beatles, frammenti di satira, schegge impazzite di realtà e geniali caricature. La band si appresta a realizzare il primo demo-tape. “Sbagliandosi In Para” viene registrato a San Pietro In Casale da Go Gianni Go (che collabora anche in qualità di chitarra, tastiere e cori) e contiene già alcuni degli hit della band. “Una Storia Di Cebion”, “Tienti Le Tue Trote”, “Se Son Storie Di 20 Anni Fa” e “Pierdime Hesta Noche”, sono solo alcuni dei brani entrati nella leggenda. Il nastro comincia a circolare di mano in mano, i Lino E I Mistoterital sono già un caso.
La band si allarga con l’ingresso di Lauro ‘O Cardigan’ Govoni (chitarra solista) ed inizia le registrazioni del secondo demo. “Il Prosciutto E Il Cane” continua a scavare tra i ricordi, gag e frasi così lucide da gettare nello sconforto. “Sbarbe Della Bassa”, “Atollo K”, “Paul Weller È A Riccione”, “Maledetta Domenica”, “Sussidiario (Crescentina Rap)” e “Videodipendenza”, sono le canzoni di punta di uno storico nastro.
L’anno dopo, il 1987, i Lino chiudono la trilogia delle musicassette con “Max Lo Smilzo”, un mini demo-tape con sei pezzi , tra cui “John Wayne” e “Cacca Cacca (Ma Ve Lo Dico)”. Nello stesso anno partecipano alla prima edizione di ‘Arezzo Wave’ e compaiono con un brano nel doppio lp pubblicato dalla EMI. Nel frattempo Paul Syno ha abbandonato, sostituito, dopo alcuni batteristi di passaggio, da Stefano ‘Steve Cotton Job’ Giobbi.
La band produce un programma radiofonico in due puntate, “Se Son Storie Di Vent’Anni Fa”, per conto di Rai Stereonotte, improntato sulla vita dei Beatles e partecipa a “D.O.C.”. I Lino sono ormai maturi per il debutto discografico, che arriva grazie alla River Nile/Ala Bianca di Modena. “Bravi Ma Basta” (1988) contiene undici tracce prese a prestito dai precedenti demo e dalla nuova produzione della band. Paul Serry dei Party Kidz suona il pianoforte in due canzoni e il disco è dedicato all’ispettore Jacques Clouseau. Purtroppo però i suoni levigati del 33 non rendono giustizia alla carica devastante che il gruppo ha dal vivo. I fan rimangono leggermente delusi. Viene anche girato un video-clip di “Sussidiario”, inserito in versione laser disc nei video juke-box sparsi per la penisola, ma tutto ciò non arresta l’inizio di una fase dura per i Lino. Il mancato successo commerciale agisce negativamente sullo spirito del gruppo.
Il biennio ‘89/’ 90 si salva grazie a concerti memorabili e al nuovo contratto discografico stipulato con la Diva Records. I Lino partecipano al ‘Primo San Scemo’ ed appaiono sulla relativa compilation. In dicembre del ‘90 entrano in studio per registrare il secondo lp. “Altri Nani” (1991) è un deciso passo in avanti rispetto al debutto. I Lino diventano il nano Eschilo, il nano Cantalo, il nano Gonfialo, il nano Nordico, il nano Suonalo e il nano Rullalo. Tra gli ospiti nuovamente Paul Serry, David Bisetti, personaggio conosciutissimo in città, tra l’altro, per una pettinatura alla ‘Martin Gore’ dei Depeche Mode, la Banda Osiris e la sezione fiati dei Typhorns. Il disco, impeccabile nel suo svolgimento, manca, come per “Bravi Ma Basta”, della verve tipica del gruppo. Anche in questo caso le vendite non confortano gli sforzi fatti. Nascono le prime increspature tra la band ed il management. I Lino E I Mistoterital entrano in uno stato crio-vegetativo nel dicembre ‘91. Guardandosi alle spalle rimangono oltre duecento concerti, un fancleb con centocinquanta iscritti, una fanzine uscita per tredici volte, tre storie a fumetti disegnate da Grassilli, di cui un paio pubblicate su ‘Alter Alter’, svariati brani eseguiti da colleghi, un paio di gruppi con un nome ispirato alla band bolognese e una originalità troppo spesso relegata con faciloneria nell’ambito della musica demenziale.
Tra il mago Zurlì e la tv dei ragazzi, tra il rock’n’roll e lo yuppismo imperante, tra la cultura pop e la scena underground. Il rimpianto è forte, la malinconia supera il livello di guardia. Dove cavolini siete finiti?
Discografia
Album
Bravi Ma Basta
(Rivel Nile/Ala Bianca/EMI) (LP – 1988)
Altri Nani
(Diva Records) (LP/CD – 1991)
Compilation
Arezzo Wave ‘87
(EMI) (2 LP copertina apribile – 1988)
con il brano “Una Storia Di Cebion”
San Scemo 1 Festival Della Canzone Demenziale
(Mercury/PolyGram) (LP – 1990)
con il brano “Sussidiario”