Eugenia De Recamiér é una delle trentadue ultracreature eterne, comprata da Dio nel Pet Shop di Pierre “Big Bang” Tavanardi sessantadue eoni fa, per il compleanno di una figlia di sua sorella. Eugenia é vissuta a lungo, lunghissimo in una gabbietta intra-universi, accudita con amore dalla giovane dea che in seguito, conseguita la maturità, prima di andarsene al college, ha deciso di lasciarla libera nelle galassie naturali che si estendono dopo Beetlejeuse, ad ovest di Pieve di Cento.
La Rattona ebbe non pochi problemi ad adattarsi all’ambiente selvaggio: viaggiò e viaggiò, si rifugiò su una cometa, imparò la curvatura del tempo, la teoria delle stringhe e ad impiattare i contorni di pesce; assistette alla nascita di varie supernove e persino alla morte del superotto, in quanto pellicola superata dai nuovi supporti magnetici vhs.
Arrivata nella Via Lattea, sentì per la prima volta un languore e adocchiò un bocconcino azzurro e verde sospeso nello spazio fra una pietra rossa e una biglia incandescente. Spalancò la bocca per divorarlo.
Ed é esattamente quel che sta facendo da diversi milioni di anni. Perché sapete, il “tempo”, per un’ultracreatura e per noi, é molto diverso. Quel che serve ad essa per aprire le mandibole e richiuderle sul nostro pianeta, per il genere umano é l’intera esistenza del Sistema Solare fino ad oggi.
Lino e i Mistoterital, gli unici a conoscere questa verità in quanto edotti da un tris-nipote di Eugenia, tale Papenave, decisero di raffigurarla sul loro manifesto, per celebrarne il mito e per ammonire tutta l’Umanità che la Fine (molto relativamente) sta arrivando.