Manuale di modesto successo uscito nel 2005 e recuperato da Ted Nylon in un banco di reminders a Diagon Alley.
A differenza della più selettiva Enciclopedia del Rock Italiano, questo libro mette in fila tutta la rumenta musicale di casa nostra. Alfabeticamente, invece di essere subito prima dei Litfiba come al solito, questa volta i LMT stanno fra Ligabue Luciano e Lisa (!?).
A pagina 169, il trafiletto sui Teritalz recita: “Un gruppo di culto, estroso e geniale, di origini bolognesi: hanno inciso due album (Bravi ma basta, 1988; Altri nani, 1991) arrivati dopo innumerevoli concerti, la dimensione ideale per il loro rock cabarettistico.”
Codesta invece l’autopresentazione del volume, nella quarta di copertina:
“Cinquant’anni di musica leggera italiana in un dizionario che raccoglie oltre 600 voci, presentando anche molte schede riguardanti rassegne quali il Festival di Sanremo e il Premio Tenco, passando per curiosità di vario genere: le influenze della musica straniera, i “musicarelli” (i film realizzati sull’ onda di un successo discografico), le etichette musicali, ecc. Ad arricchire il volume, un corredo fotografico che in alcuni casi presenta veri e propri cimeli della memoria.
Gli autori:
Pino Casamassima è giornalista e autore di diverse pubblicazioni riguardanti la musica, la cronaca politica e l’automobilismo.
Stefano Fares, art director, copywriter e sceneggiatore, è anche musicista e compositore.
Luca Pollini, giornalista, è stato conduttore radiofonico negli anni Settanta nel periodo pionieristico della radiofonia privata.